Settore tessile: quali sono le misure di prevenzione...

2022-07-30 01:43:06 By : Mr. shuxiang chen

Esempi di infortuni professionali causati dall’utilizzo di attrezzature di lavoro nel settore tessile. L’investimento di un autocarro in retromarcia, il ribaltamento di un carrello elevatore e i problemi con una macchina visitatrice.

Brescia, 17 Mar – Ci siamo già soffermati nel nostro giornale e nella rubrica “ Imparare dagli errori”, dedicata al racconto degli infortuni professionali, sui vari fattori di rischio e sugli incidenti  che avvengono nel settore tessile e abbigliamento. Incidenti che spesso, come ha mostrato la cronaca di alcuni recenti infortuni mortali, hanno a che fare con l’utilizzo di macchine e attrezzature.

Tuttavia, riguardo alle macchine, è importante anche non sottovalutare il rischio infortunistico legato - ad esempio nelle fasi di stoccaggio delle materie prime e dei semilavorati - alla presenza di carrelli elevatori, di altre attrezzature per il trasporto e ad una non corretta organizzazione dei luoghi di lavoro.

Proprio per tornare a parlare di questa tipologia di rischi, ci soffermiamo su alcuni infortuni connessi sia all’utilizzo delle macchine che alle attrezzature di sollevamento e trasporto con riferimento al contenuto dell’archivio di INFOR.MO., strumento per l'analisi qualitativa dei casi di infortunio collegato al sistema di sorveglianza degli infortuni mortali sul lavoro.

Nel primo caso un lavoratore, collaboratore a progetto di una ditta tessile, si trova, in realtà, nella zona transito-ribalte di una ditta di trasporti.

Il lavoratore in questa zona viene investito da un autocarro in fase di retromarcia verso una ribalta. L'infortunato “si era recato presso la ditta di trasporti con un furgone della ditta tessile per prelevare del materiale” e l'infortunio è stato determinato dal “non rispetto di procedure relative alla accessibilità nelle zone di transito e carico degli automezzi”.

Questo il fattore causale rilevato nella scheda: l’infortunato si “trovava in zona pericolosa di transito autocarri”.

Il secondo caso riguarda una ditta appartenente al settore tessile con particolare riferimento all'attività di cardatura e filatura.

Un lavoratore, assunto solo il giorno precedente all'evento infortunistico, “ricopre la mansione di addetto ad un macchinario inserito nel reparto ‘preparazione mista’ , ossia dove avviene la miscelazione della materia prima; per far questo l'operatore provvede ad aprire varie ‘balle’ contenenti lana o nylon di vari colori che, miscelati opportunamente, danno origine alle colorazioni intermedie desiderate; in questo reparto si realizza anche l'impregnatura del materiale con liquidi oleosi e successivamente un impianto pneumatico trasferisce tutto in un box dal quale il materiale viene immesso nel ciclo di cardatura”.

Nel reparto è necessario l'utilizzo di un carrello elevatore per la movimentazione delle "balle", “di peso variabile da 1 a 2,5 quintali circa, contenenti la materia prima da miscelare, e per il trasporto verso i piazzali esterni degli scarti prodotti nella lavorazione.

Il giorno dell'infortunio l'operatore stava guidando il carrello elevatore scarico all'esterno del fabbricato, su un piano carrabile che presentava irregolarità, sconnessioni e buche e un tratto discendente dove, forse a causa , oltre che delle sconnessioni presenti, anche dalla sostenuta velocità di traslazione, il mezzo ha subito una brusca sterzata che ne ha provocato la perdita di stabilità e il suo ribaltamento, evento quest'ultimo accentuato anche dal fatto che il carrello fosse "a vuoto".

Al momento del ribaltamento l'operatore, che si trovava a bordo senza aver provveduto ad allacciare la cintura di sicurezza, è stato sbalzato fuori dal posto di guida rimanendo schiacciato tra il tetto di protezione del mezzo e il suolo; tale incidente ha causato la morte dell'operatore per schiacciamento cranico

Questi i fattori causali rilevati:

Il terzo caso riguarda un infortunio avvenuto all'interno di un'industria tessile su di una macchina utilizzata per il controllo qualitativo delle stoffe prodotte.

La lavoratrice è addetta al controllo visivo della qualità di una stoffa su di una macchina denominata "visitatrice". La macchina è costituita da un gruppo svolgitore, dal quale si svolge la stoffa da verificare, una serie di rulli di rinvio per far scorrere la stoffa su un piano retroilluminato e un cilindro arrotolatore motorizzato sul quale si avvolge la stoffa verificata. Sulla macchina si lavorano bobine di stoffa di larghezza variabile tra i 250 e i 300 cm e del peso variabile tra i 300 ed i 400 kg.

Per ragioni che “non è stato possibile chiarire, ma verosimilmente legate ad un'azione messa in atto dalla stessa lavoratrice, la sua mano destra veniva afferrata tra il rullo avvolgitore e la stoffa lungo la linea di contatto. Per effetto della rotazione del rullo il braccio destro veniva trascinato all'interno del macchinario nella direzione del moto. Il braccio veniva strappato all'altezza del gomito”.

Si indica che “il rullo di avvolgimento non era protetto. Frontalmente alla zona di avvolgimento la macchina era equipaggiata con un dispositivo di emergenza a fune posto a qualche centimetro da terra. La sua posizione consentiva comunque di raggiungere il rullo avvolgitore non impedendo l'avvicinamento del lavoratore alla zona pericolosa”.

Rimandiamo innanzitutto alle tante indicazioni generali e specifiche già inserite in varie puntate di “ Imparare dagli errori” riguardo ai rischi e alla prevenzione nell’uso delle attrezzature di lavoro.

Ricordiamo poi che il documento “ ImpresaSicura_L’abbigliamento”, relativo al progetto multimediale Impresa Sicura, segnala alcune possibili misure di prevenzione generali relative all’impiego delle attrezzature di lavoro:

Sempre dallo stesso documento riprendiamo alcune indicazioni generali per la sicurezza dei carrelli elevatori:

Infine i carrelli elevatori “devono essere guidati:

Concludiamo rimandano alla lettura integrale del documento che riporta ulteriori indicazioni sulla prevenzione degli infortuni con i carrelli elevatori utilizzati nel comparto tessile.

Sito web di INFOR.MO.: nell’articolo abbiamo presentato le schede numero 458, 3927 e 11778 (archivio incidenti 2002/2018).

Scarica le schede da cui è tratto l'articolo:

Imparare dagli errori - Incidenti con macchine e carrelli nel settore tessile – le schede di Infor.mo. 458, 3927 e 11778.

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