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Le notizie di venerdì 8 aprile sulla guerra. Mosca ammette gravi perdite nel suo esercito. Kiev: «Civili bruciati vivi a Izium, deportati in Russia 121 mila bimbi». A Makarov 132 corpi in fosse comuni
Questo articolo è stato chiuso in redazione all'alba di sabato. Trovate a questo link tutte le notizie di oggi, 9 aprile, sulla guerra in Ucraina, in diretta. • La guerra in Ucraina è al 44esimo giorno : emergono nuove atrocità. Testimonianze sugli orrori commessi a Borodyanka. A Irpin i russi hanno sparato alle persone e poi sono passati sui corpi con i carri armati. • Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, e Josep Borrell, Alto rappresentante per la politica estera dell'Unione, a Bucha e Kiev. «Presto l'Ucraina nell'Unione europea» • Fonti Ue, non c'è unanimità per l'embargo sul petrolio russo • Gli Stati Uniti riposizionano i missili Patriot in Slovacchia • Zelensky ha parlato di «malvagità senza limiti» a proposito dell’attacco missilistico alla stazione ferroviaria di Kramatorsk, che avrebbe causato almeno 50 morti di cui 10 bambini. Questo articolo è stato chiuso in redazione all'alba di sabato. Trovate a questo link tutte le notizie di oggi, 9 aprile, sulla guerra in Ucraina, in diretta.
Ore 4.40 -Zelensky: ferma risposta mondiale all’attacco a Kramatorsk Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiesto una «ferma» risposta mondiale dopo l’attacco missilistico che ha visto la morte di almeno 52 persone, di cui cinque bambini, a Kramatorsk. «Si tratta di un altro crimine di guerra russo», ha detto in un messaggio su Telegram, «le potenze mondiali hanno già condannato questo attacco ed ora ci attendiamo una ferma risposta mondiale».
Ore 3.55 - S&P taglia il rating della Russia a SD, default selettivo Il rating del debito russo in valuta estera a lungo termine è stato declassato da S&P da CC a SD, cioè in default selettivo.
Ore 2.51 - Ucraina ordina farmaci contro gli effetti delle armi chimiche L’organizzazione umanitaria americana Direct Relief ha detto al Wall Street Journal che, su richiesta del ministro della Salute ucraino, ha inviato a Kiev circa 220.000 fiale di un farmaco che può essere utilizzato per contrastare gli effetti di armi chimiche come gli agenti nervini. Si tratta dell’atropina che viene utilizzata per aumentare la frequenza cardiaca o ridurre le secrezioni di muco nei polmoni o nelle vie respiratorie. In pratica, è in grado di bloccare gli effetti da avvelenamento causato da agenti nervini. si tratta dello stesso farmaco distribuito agli operatori sanitari in Siria nel 2017.
Ore 2.30 - Amnesty annuncia "impegno doppio" dopo la chiusura delle sedi in Russia imposta da Mosca «Non ci arrenderemo»: le autorità russe «si sbagliano profondamente se credono che chiudendo il nostro ufficio a Mosca interromperanno il nostro lavoro di documentazione e denuncia delle violazioni dei diritti umani. Continuiamo imperterriti a lavorare per garantire che le persone in Russia possano godere dei propri diritti umani senza discriminazioni. Raddoppieremo i nostri sforzi per denunciare le clamorose violazioni dei diritti umani da parte della Russia, sia in patria sia all'estero». Così Agne's Callamard, segretaria generale di Amnesty International, replica alla chiusura della sede locale da parte di Mosca.
Ore 2.04 - Fonti Usa, i russi vogliono vincere entro il 9 maggio I russi si sentono sotto pressione perché vogliono ottenere una vittoria in Ucraina entro il 9 maggio, giorno in cui la Russia celebra la vittoria sui nazisti durante la Seconda guerra mondiale. Lo riferiscono funzionari europei e americani alla Cnn. Secondo le fonti, le forze russe si stanno riorganizzando e puntando sull'est e sud dell'Ucraina perché li considerano obiettivi più piccoli e più raggiungibili rispetto alla conquista di tutto il Paese. La pressione di una scadenza il 9 maggio, sottolineano i funzionari, da una parte potrebbe tradire i russi e portarli a commettere errori ma potrebbe anche spingerli a compiere altre atrocità come quelle di Bucha e Kramatorsk.
Ore 1.44 - Evacuati altri 6.665 civili attraverso i corridoi umanitari Almeno 6.665 persone sono state evacuate ieri in Ucraina attraverso corridoi umanitari. Lo scrive su Facebook la vicepremier del Paese, Iryna Vereshchuk. Da Mariupol e Berdiansk, entrambe cittadine affacciate sul Mar d'Azov, sono giunte più a Nord, verso Zaporizhzhia, 5.158 persone: di queste 1.614 sono cittadini di Mariupol e 3.544 residenti della regione di Zaporizhzhia. In mattinata una nuova colonna di bus da Zaporizhzhia a Berdiansk continuerà le operazioni di evacuazione. Dalla regione del Lugansk, a Est, ieri sono riusciti a scappare in 1.507.
Ore 1.43 - Melitopol, truppe russe bloccano 8 bus di civili A Melitopol, cittadina a sud dell'Ucraina, da un giorno le truppe di occupazione stanno trattenendo otto autobus per l'evacuazione. Lo denuncia su Facebook la vicepremier del Paese, Iryna Vereshchuk. «Ci sono trattative per sbloccare questi autobus nel loro percorso - scrive - e, secondo accordi, si potrebbe effettuare lo sgombero dei residenti locali». Nelle ultime ore nella stessa cittadina, come dichiarato dal sindaco Ivan Fedorov, più di cento persone sono state rapite «senza motivo» dalle forze russe.
Ore 0.43 - Comando delle truppe russe passa a un generale veterano della guerra in Siria Il generale Alexander Dvornikov, veterano della guerra in Siria, guiderà l’esercito russo in Ucraina con l’obiettivo di raggiungere “qualche successo” prima del 9 maggio, giorno in cui la Russia celebra la vittoria della Seconda Guerra Mondiale. Lo riferisce il sito The Kyiv Independent, citando anonime fonti occidentali.
?? BBC: Russia changes its military command. According to an unnamed Western official, Gen. Alexander Dvornikov, who has experience in Syria, will lead the army amid Kremlin's desire to reach ?some kind of success? before May 9, when the country celebrates the victory in WWII. pic.twitter.com/O78htRBBgp— The Kyiv Independent (@KyivIndependent) April 8, 2022
?? BBC: Russia changes its military command. According to an unnamed Western official, Gen. Alexander Dvornikov, who has experience in Syria, will lead the army amid Kremlin's desire to reach ?some kind of success? before May 9, when the country celebrates the victory in WWII. pic.twitter.com/O78htRBBgp
Ore 0.31 - Rischio di attacchi russi, coprifuoco a Odessa nel weekend Le autorità hanno imposto un coprifuoco nel fine settimana a Odessa, in Ucraina, a causa della minaccia di attacchi missilistici. In un post su Facebook, l’amministrazione militare regionale ha affermato che il coprifuoco sarà in vigore dalle 21 di sabato fino alle 6 di lunedì, ora locale, ha riferito Bbc. L’annuncio arriva dopo gli attacchi missilistici nella regione la scorsa notte, che hanno provocato un numero imprecisato di vittime, secondo il portavoce regionale Serhiy Bratchuk. Nonostante gli attacchi, le autorità ucraine affermano di non aver visto finora alcun segno che le forze russe stiano preparando un’operazione di sbarco dal Mar Nero.
Ore 0.25 - Il patriarca di Costantinopoli: profondo rammarico per le parole del patriarca Kirill Il patriarca ecumenico Bartolomeo durante l’udienza concessa a un gruppo di giovani studenti accorsi a Fanar, ha dichiarato con fermezza che nessun problema o questione nel mondo può essere risolto attraverso lo strumento della guerra. L’unica via per affrontare e risolvere i problemi è il dialogo e «ne sono convinto - ha aggiunto - che se avessero scelto la via del dialogo avrebbero trovato sicuramente una soluzione». I russi hanno fatto male - ha aggiunto Bartolomeo - ad invadere l’Ucraina. Il patriarca di Costantinopoli ha anche espresso il suo profondo rammarico per le prese di posizione del patriarca di Mosca Kirill, poiché quest’ultimo si è identificato così tanto con le posizioni del presidente russo Vladimir Putin da definire come «guerra santa» l’invasione dell’Ucraina
Sabato 9 aprile, ore 0.01 - Usa: completamente eliminate alcune unità militari russe Un alto funzionario della difesa degli Stati Uniti ha affermato che alcune unità russe in Ucraina sono «completamente eliminate» e che la potenza di combattimento di Mosca è tra l’80% e l’85% dei livelli pre-invasione. «Abbiamo visto indicazioni di alcune unità che sono state letteralmente, a tutti gli effetti, eliminate», ha affermato il funzionario secondo quanto riportato dai media americani.
Ore 23.41 Biden firma divieto import petrolio da Russia Il presidente americano Joe Biden ha firmato la legge che vieta le importazioni di energia dalla Russia e quella che interrompe le normali relazioni commerciali con Mosca. Lo riferisce la Casa Bianca in una nota. I due provvedimenti, con i quali gli Stati Uniti continuano ad aumentare la pressione sulla Russia in risposta all’invasione dell’Ucraina, erano stati approvati ieri da Camera e Senato.
Ore 23.08 Zelensky, «ricevuto questionario da Ue, entro 1 settimana le risposte» «Oggi finalmente abbiamo ricevuto il questionario dall’Ue in vista dei colloqui per l’adesione dell’Ucraina all’Ue. Il nostro parlamento credo che entro una settimana preparerà delle risposte». Ad affermarlo è il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky in un video su Telegram. Zelensky ricorda «che il miglior modo di proteggere il mondo dalla tirannia è aiutare l’Ucraina fornendo le armi che abbiamo chiesto e che l’occidente ha. Continuerò a lottare quotidianamente per ottenere per il nostro Stato tutto ciò che è necessario. Se l’Ucraina otterrà le armi di cui abbiamo parlato la vittoria del popolo ucraino arriverà prima. Qualsiasi rallentamento o rifiuto di fornire tali armi possono significare solo una cosa: alcuni politici vogliono aiutare maggiormente la dirigenza russa rispetto che a noi», spiega il presidente ucraino.
Ore 22.51 Von Der Leyen, Russia rischia decomposizione La Russia è minacciata dalla «decomposizione» per via delle sanzioni sempre più severe, mentre l’Ucraina ha «un futuro europeo». A dichiararlo è stata la presidente della Commissione Europea, Ursula Von Der Leyen, durante la visita a Kiev. «La Russia sprofonderà nella decomposizione economica, finanziaria e tecnologica, mentre l’Ucraina è incamminata verso un futuro europeo», ha aggiunto durante una conferenza stampa congiunta con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Ore 21.28 Zelensky ringrazia l’Ue «Grazie per le sanzioni, ma non bastano»: il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha ripetuto il suo «leit motive» alla presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, e al capo della diplomazia europea, Josep Borrell, in visita in Ucraina. «Le sanzioni devono aumentare, perché altrimenti la Russia non ascolterà», ha detto ai vertici dell’Ue che si sono spinti fino Kiev.
Ore 20.14 - La Russia chiude le sedi Amnesty La Russia ha chiuso le sedi locali di Amnesty international e Human Rights Watch. Lo ha reso noto il ministero della Giustizia di Mosca. Le rappresentanze locali di Amnesty e dell’ong americana Human Rights Watch «sono state escluse dal registro ufficiale delle organizzazioni non governative straniere perché hanno violato la legge russa», si legge in comunicato nel ministero della giustizia. Per Amnesty si tratta di una chiusura di fatto. Pronta la replica: «Le autorità sbagliano profondamente se credono che chiudendo il nostro ufficio a Mosca interromperanno il nostro lavoro di documentazione e denuncia delle violazioni dei diritti umani. Continuiamo imperterriti a lavorare per garantire che le persone in Russia possano godere dei propri diritti umani senza discriminazioni. Raddoppieremo i nostri sforzi per denunciare le clamorose violazioni dei diritti umani da parte della Russia sia in patria che all’estero». Così Agnès Callamard, segretaria generale di Amnesty International, commentando la decisione di Mosca.
Ore 19.22 - Kiev: 121 mila bimbi deportati con la forza in Russia Le truppe del Cremlino hanno «deportato con la forza» in Russia più di 600 mila ucraini, inclusi circa 121 mila bambini. È quanto afferma la responsabile dei diritti umani del Parlamento ucraino, Lyudmila Denisova. In un post su Facebook, Denysova ha affermato che i residenti della città temporaneamente occupata di Izyum, nella regione di Kharkiv, sono stati trasferiti con la forza in Russia.
Ore 19.18 - Zelensky: noi non uccidiamo civili russi o bielorussi «Tutti devono essere uguali di fronte alla legge. L'Ucraina ha sempre supportato questo principio. A differenza della Federazione russa, non cerchiamo di influenzare col potere la corte internazionale, perché siamo un Paese democratico, quindi vogliamo una corte indipendente. Sono convinto che tutte le azioni da parte delle forze armate ucraine debbano essere eque e giuste, ma siamo sul nostro territorio e non abbiamo ucciso civili russi o bielorussi». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, nella conferenza stampa a Kiev con la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen.
Ore 19.04 - Von der Leyen: «L'Ucraina presto nella Ue. Sono convinta che Kiev vincerà la guerra» «L'Ucraina fa parte della famiglia europea. Abbiamo sentito molto chiaramente la vostra richiesta e siamo qui per darvi una prima risposta positiva: in questa busta c'è l'inizio del vostro percorso verso l'Ue. In questa busta c'è il questionario per l'adesione all'Unione, che andrà compilato, poi si dovrà fare la raccomandazione al Consiglio Ue. Se lavoriamo assieme potrebbe essere anche una questione di settimane ». Lo ha detto la presidente della Commissione Ue in un punto stampa a Kiev con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. L'iter sarà il più veloce possibile. Per quanto riguarda il conflitto ha sottolineato: «Sono profondamente convinta che l'Ucraina vincerà questa guerra, che vinceranno la libertà e la democrazia. Noi lavoreremo assieme all'Ucraina per ricostruirla, con investimenti e riforme. E tutto questo formerà il percorso dell'Ucraina verso l'Ue».
Ursula von der Leyen consegna il questionario per l'adesione alla Ue a Zelensky (Ap)
Ore 18.46 - Mosca: Kiev dovrà rispondere delle bombe a Kramatorsk Ci sono «prove evidenti» che «l'Ucraina è responsabile per il bombardamento di Kramatorsk» e ciò conferma che l'azione militare russa in Ucraina è «giustificata». Lo afferma il ministero degli Esteri di Mosca, aggiungendo che «Kiev non potrà sottrarsi alle sue responsabilità» per questo episodio. La Russia invita inoltre la comunità internazionale a «fermare i rifornimenti di armi all'Ucraina e a indurla al rifiuto di metodi di combattimento inammissibili».
Ore 18.34 - Sindaco Makarov: trovati 132 corpi, molti in fosse comuni A Makarov, nella zona di Kiev, sono stati trovati 132 corpi di persone in molti casi uccise da colpi di arma da fuoco e sepolte in fosse comuni. Lo ha detto il sindaco Vadym Tokar sottolineando che quasi la metà della città è completamente distrutta. «Abbiamo trovato 132 civili che sono stati uccisi dagli orchi russi. Il 40% della città è distrutta e molte case non potranno essere ricostruite», ha spiegato, secondo quanto riporta l'Ukrainska Pravda .
Ore 18.26 - Biden: Usa riposizionano missili Patriot in Slovacchia «Dall'inizio della mia amministrazione gli Stati Uniti hanno fatto della consegna di apparecchiature militari all'Ucraina per difendersi dalla Russia una priorità — ha detto il presidente Usa Joe Biden —.Voglio ringraziare la Slovacchia per la fornitura del sistema S-300» a Kiev. E ha aggiunto: «Per consentire questo trasferimento e assicurare la sicurezza, gli Stati Uniti riposizioneranno un sistema di missili Patriot in Slovacchia».
Ore 17.45 - Borrell: 7,5 milioni per raccolta dati di persone scomparse Nella sua visita a Kiev, l'Alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borrell, ha annunciato il lancio di «un progetto del valore di 7,5 milioni di euro a sostegno della raccolta di dati sulle persone scomparse». E ha affermato che l'ambasciatore Ue ritornerà a Kiev. Obiettivo: garantire che l'Ue e il governo ucraino possano lavorare insieme in maniera più diretta e stretta.
Ore 16.57 - Johnson, Gb manderà a Kiev armi anticarro e antiaeree Il governo britannico di Boris Johnson invierà a Kiev nuove armi - anticarro e antiaeree - per un valore 100 milioni di sterline in risposta all'attacco attribuito oggi alle forze russe contro la stazione di Kramatorsk, in Ucraina orientale. Lo ha detto lo stesso Johnson, dopo un vertice a Londra con il cancelliere tedesco Olaf Scholz, definendo l'attacco una testimonianza «del precipizio» in cui Vladimir Putin è caduto.
Ore 16.50 - Michel, vertice straordinario leader Ue il 30-31 maggio Il presidente del Consiglio Ue Charles Michel ha annunciato su Twitter che il vertice straordinario dei leader europei si terrà il 30 e 31 maggio. I temi in agenda saranno: difesa, energia e Ucraina.
Ore 16.48 - Forte esplosione nel centro di Odessa (Marta Serafini ) Un aereo ha sorvolato la città e dopo pochi secondi è stata udita una forte esplosione, avvertita in tutta la città. Forse un missile o un drone. I vetri delle finestre hanno tremato e sono risuonate le sirene d'allarme. A Odessa da domani, per due giorni, è in vigore il coprifuoco, dalle 21 alle 6 del mattino.
Ore 16.20 - Von der Leyen a Bucha: «Qui distrutta la nostra umanità» La presidente della commissione Ue Ursula von der Leyen si è recata a Bucha per vedere gli orrori del massacro. «Qui è successo l'impensabile — ha spiegato visitando una fossa comune dove sono stati trovati 40 corpi —. Abbiamo visto il volto crudele dell'esercito di Putin, l'incoscienza e la freddezza con cui hanno occupato questa città. Qui a Bucha abbiamo visto la nostra umanità distrutta. Il mondo intero è in lutto con le gente di Bucha. Queste persone stanno difendendo il confine dell'Europa, l'umanità, la democrazia e noi li sosteniamo in questa battaglia».
Ore 16.19 - Kiev: «Civili bruciati vivi a Izium, anche un bimbo» Nel villaggio di Husarivka, nella regione di Kharkiv, i russi avevano allestito una camera di tortura nella quale le persone — tra le quali un bambino — sono state bruciate vive dopo essere state torturate. Lo ha riferito su Facebook la polizia ucraina, come riporta Unian. Dopo la liberazione di Husarivka, il 4 aprile, la polizia sta ora documentando i crimini dell'esercito russo in questo villaggio nel distretto di Izium nella regione di Kharkiv. Secondo l'indagine, l'esame dei corpi ha rivelato tracce di abusi e torture prolungati. «Le persone sono state bruciate vive. Un bambino è stato torturato».
Ore 16.10 - Governatore: a Kramatorsk 50 morti di cui 10 bambini È salito ad almeno 50 morti, tra cui 10 bambini, il bilancio dell'attacco alla stazione ferroviaria di Kramatorsk in Ucraina. Lo ha riferito il governatore di Donetsk.
Ore 15.54 - «Russia non informa le famiglie dei caduti in guerra» La Russia non sta informando le famiglie dei caduti in guerra in Ucraina: alle madri e alle mogli che si presentano alla basi militari per ottenere informazioni sui loro cari viene detto di andare via. Lo riporta Abc citando fonti americane.
Ore 15.52 - Mosca espelle 45 diplomatici polacchi, via entro 13/4 Il ministero degli Esteri russo ha annunciato l’espulsione di 45 dipendenti dell’ambasciata della Polonia in Russia, in seguito alla stessa misura decisa da Varsavia il mese per altrettanti diplomatici russi sospettati di spionaggio. Secondo Ria Novosti , i diplomatici polacchi dovranno lasciare la Russia entro il 13 aprile.
Ore 15.51 - Di Maio, dobbiamo aspettarci una guerra lunga «Se mentre ci sono le trattative si vedono immagini del genere, di missili lanciati su donne e bambini, è ovvio che le trattative si allungano». Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio in collegamento con Rete 4 . «Dobbiamo aspettarci una guerra lunga», ha aggiunto Di Maio.
Ore 15.49 - Il sindaco di Kramatorsk: «Al via l’evacuazione di emergenza, servono autisti» A Kramatorsk evacuazione di emergenza con veicoli a motore dopo l’attacco missilistico alla stazione ferroviaria. «Stiamo iniziando un’evacuazione di emergenza delle persone con tutti i mezzi pubblici, tutti i trasporti privati, stiamo cercando autisti. Saranno necessari circa 30-40 autisti a partire da oggi», ha affermato il sindaco di Kramatorsk.
Ore 15.24 - Polonia convoca ambasciatore francese dopo parole Macron La Polonia ha convocato l’ambasciatore di Parigi a Varsavia dopo che il presidente francese Emmanuel Macron ha criticato il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki, definendolo un «antisemita di estrema destra».
Ore 15.05 - Sindaco Kiev, stanno cercando data per visita Papa «Ho già invitato il Papa, gli ho inviato una lettera formale. Sarebbe un segnale molto potente averlo qui. Si tratterebbe di una visita simbolica molto importante, che porterebbe pace nel nostro Paese. La sua è una figura internazionale». Così il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko , ospite di Sky TG24 Live In Bari , ribadendo che la presenza del Santo Padre a Kiev «porterebbe pace in Ucraina perché tutto il mondo lo guarda, tutto il mondo ascolta le sue parole». «Abbiamo ricevuto alcune informazioni sul fatto che stanno cercando di trovare una data», ha proseguito il sindaco, «se per caso verrà presa una decisione, sarebbe veramente meraviglioso dargli il benvenuto qui, per portare pace in Europa. Non dimentichiamoci, per favore, che questa guerra è la più grande in Europa dopo la II GM».
Ore 15.02 - Zelensky, Mosca raduna mercenari ovunque contro l’Ucraina. E invia militanti di gruppi terroristici La Federazione Russa continua a radunare quante più persone possibili in tutto il mondo che possono tenere in mano armi per la guerra contro l’Ucraina. Lo ha affermato il presidente Zelensky durante un discorso al Parlamento finlandese, citato da Ukrinform. «La Russia ha lanciato tutte le forze combattenti del suo esercito da tutto il suo territorio fino all’Estremo Oriente per impadronirsi dell’Ucraina, ma non sono bastate. Ecco perché la Russia sta radunando quante più persone possibili in grado di impugnare armi per continuare l’aggressione contro l’Ucraina, cercando mercenari in tutto il mondo, inviando militanti di vari gruppi terroristici di fatto e cosiddetti eserciti privati creati da alcuni funzionari russi. Tra coloro che sono stati catturati dall’esercito ucraino c’erano assassini molto esperti, nati nel 2003-2004», ha affermato.
Ore 14.55 - Onu, 1.626 civili morti da inizio guerra In Ucraina, dall’inizio dell’invasione russa il 24 febbraio scorso, sono 1.626 i civili rimasti uccisi e 2.267 quelli feriti. L’ultimo bollettino dell’Ufficio dell’Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani registra tra le 1.626 vittime civili almeno 245 donne, 63 bambini, 26 ragazze e 43 ragazzi.
Ore 14.46 - Ankara: Kiev-Mosca ancora disponibili a colloqui in Turchia «Sia la Russia che l’Ucraina sono disponibili a tenere nuovi colloqui in Turchia», nonostante gli orrori di Bucha, «ma restano lontani da un accordo su un testo comune», ha riferito un alto funzionario del governo di Ankara.
Ore 14.45 - Fonti Ue, non c’è unanimità per embargo petrolio Lunedì prossimo al Consiglio dei ministri degli Esteri Ue «non si discuterà» di un possibile embargo al petrolio russo. È quanto si apprende da fonti europee.
Ore 14.44 - Sindaco Kiev: chi è contro guerra cessi ogni rapporto con Mosca. «Ogni centesimo che investite va alle armi, è sporco di sangue» «A volte ci sentiamo delusi e arrabbiati perché certi politici stanno da tutte e due le parti. Il mio messaggio a tutti i politici è, se siete contro la guerra, dovete cessare ogni rapporto con la Russia, perché ogni centesimo che mandate in Russia non è investito nell’economia e nella popolazione, ma nell’esercito. È denaro sporco di sangue». Così il sindaco di Kiev Vitali Klitschko a SkyTg24 , rispondendo a una domanda sul supporto ricevuto dall’Ucraina in seguito all’invasione russa.
Ore 14.38 - Mosca: missili su Kramatorsk lanciati da città di Dobropillja Secondo il ministero della Difesa russo, l’attacco alla stazione di Kramatorsk è stato effettuato da una divisione missilistica delle forze ucraine dall’area della città di Dobropillja , 45 chilometri a sud-ovest di Kramatorsk. Lo riporta Tass. Il ministero della Difesa ha richiamato l’attenzione sul fatto che le fotografie distribuite da Kiev mostrano attrezzature che non appartengono alla Russia.
Ore 14.30 - Ospedali non riescono a far fronte ai feriti a Kramatorsk «Durante l’attacco nemico, migliaia di persone erano alla stazione in attesa dell’evacuazione verso regioni più sicure. A causa del gran numero di feriti, gli ospedali locali non sono in grado di prestare assistenza a tutte le vittime e i medici hanno fatto appello a operatori delle zone circostanti. Lo scopo degli occupanti è diffondere il panico e interrompere l’evacuazione per tenere in ostaggio quanti più civili possibile». Così sui social la commissaria per i diritti umani del Parlamento di Kiev, Lyudmyla Denisova, a proposito dell’attacco a Kramatorsk.
Ore 14.21 - Zelensky: 300 feriti a Kramatorsk, ci sono testimoni e video È di «circa 30 morti e 300 feriti fino a questo momento» il bilancio dell’attacco contro la stazione ferroviaria di Kramatorsk, riferisce il presidente Zelensky, in collegamento video con il Parlamento finlandese. Come riporta la Cnn , ha anche affermato che «l’esercito russo ha colpito il terminal ferroviario», aggiungendo che «ci sono testimoni, video, resti dei missili e persone morte».
Ore 14.16 - Von der Leyen: attacco a stazione spregevole, sono inorridita «L’attacco missilistico di questa mattina contro una stazione ferroviaria utilizzata per l’evacuazione dei civili in Ucraina è spregevole. Sono inorridita dalla perdita di vite umane e porrò personalmente le mie condoglianze al presidente Zelensky. Il mio pensiero va alle famiglie delle vittime». Lo scrive in un tweet la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, che in queste ore è a Kiev.
Ore 14.13 - Kiev, a Chernihiv circa 700 morti da inizio guerra A Chernihiv, nel nord dell’Ucraina, sono morte circa 700 persone, sia militari che civili, dall’inizio dell’invasione russa. Lo ha annunciato in una conferenza stampa il sindaco Vladislav Atroshenko, come riporta Ukrinform . Artoshenko stima che in città rimangano tra le 80mila e le 95mila persone. Prima dell’inizio delle ostilità, il 24 febbraio, a Chernihiv c’erano tra 285mila e 290mila persone.
Ore 14.03 - Viminale, a oggi in Italia arrivati 87.225 profughi Sono 87.225 in tutto i profughi arrivati finora in Italia dall’inizio dell’emergenza umanitaria in Ucraina. È il dato fornito dal ministero dell’Interno oggi in occasione della visita a Genova della ministra Luciana Lamorgese . Il conflitto russo-ucraino «vede una delle più grandi tragedie umanitarie dal dopoguerra», ha spiegato la titolare del Viminale .
Ore 13.55 - Brasile astenuto «per non ostacolare dialogo pace» Il Brasile ha deciso di astenersi, nella votazione all’assemblea generale dell’Onu che ha sancito la sospensione della Russia dal Consiglio per i diritti umani, perché sostiene che l’iniziativa «comporterà la polarizzazione delle discussioni e ostacolerà il dialogo per la pace», ha spiegato lo stesso governo brasiliano attraverso un comunicato ufficiale. «Il Brasile ritiene importante mantenere gli spazi di dialogo attraverso risposte che favoriscano l’impegno delle parti nella difesa e nella protezione dei diritti umani e della pace», si legge nella nota del ministero degli Esteri divulgata dalla stampa locale. L’esecutivo di Jair Bolsonaro, è stato uno dei 58 ad astenersi di fronte alla mozione presentata dagli Usa, che ieri al Palazzo di vetro di New York ha ottenuto 93 voti favorevoli e 24 contrari. Nella dichiarazione, il ministero degli Esteri brasiliano esprime anche la sua difesa della «imparzialità e universalità», assicurando al contempo di osservare la situazione in Ucraina «con seria preoccupazione, in particolare le notizie di morti violente e torture».
Ore 13.53 - Zelensky su Kramatorsk: «Mosca protegge così i russofoni?» «Quella di Kramatorsk era solo la solita stazione ferroviaria nell’Ucraina orientale dove le persone si erano radunate in attesa dell’evacuazione. In questo modo la Russia protegge i russofoni nell’Ucraina orientale?». Così il presidente ucraino Zelensky in un messaggio video rivolto al parlamento finlandese. «Qualcuno può spiegare perché la Russia ha bisogno di questa guerra? Perché sparare ai civili con i missili? Perché questa crudeltà?», ha chiesto.
Ore 13.20 - La Slovacchia ha fornito a Kiev sistema di difesa aerea S-300 Il primo ministro slovacco, Eduard Heger, oggi a Kiev con la presidente della Commissione Ue von der Leyen e il presidente del Parlamento europeo Michel, ha scritto su Twitter: «Vorrei confermare che la Slovacchia ha fornito all’Ucraina un sistema di difesa aerea S-300. La nazione ucraina sta difendendo coraggiosamente il suo Paese sovrano e anche noi. È nostro dovere aiutare, non rimanere fermi e ignorare la perdita di vite umane sotto l’aggressione della Russia».
I would like to confirm that #Slovakia has provided #Ukraine with an air-defence system S-300. #Ukrainian nation is #bravely defending its sovereign country and us too. It is our duty to help, not to stay put and be ignorant to the loss of human lives under #Russia?s agression.— Eduard Heger (@eduardheger) April 8, 2022
I would like to confirm that #Slovakia has provided #Ukraine with an air-defence system S-300. #Ukrainian nation is #bravely defending its sovereign country and us too. It is our duty to help, not to stay put and be ignorant to the loss of human lives under #Russia?s agression.
Ore 12.50 - Kramatorsk: Gb, colpire i civili è crimine di guerra Liz Truss, ministra degli Esteri del governo britannico di Boris Johnson, si dice inorridita per le notizie dell’attacco missilistico sulla stazione di Kramatorsk, in Ucraina, e accusa le forze di Mosca. «Sono sconvolta - twitta - dalle orrende denunce sull’attacco di un missile russo contro civili nella stazione ferroviaria di Kramatorsk, in Ucraina orientale. Prendere di mira i civili è un crimine di guerra e noi chiameremo la Russia e Putin a rispondere» anche di questo.
Ore 12.39 - Kuleba, strage deliberata, sapevano stazione piena di civili «I russi sapevano che la stazione ferroviaria di Kramatorsk era piena di civili in attesa di essere evacuati. Eppure l’hanno colpita con un missile balistico, uccidendo almeno 30 persone e ferendone un centinaio. Questo è stato un massacro deliberato. Porteremo ogni criminale di guerra alla giustizia». Così su Twitter il ministro degli Esteri russo Dmytro Kuleba.
Ore 12.34 - Presidente Corte Suprema: perse tracce 2 giudici a Mariupol
Ore 12.30 - Kiev: attacco a Kramatorsk preceduto da ricognizione L’attacco missilistico dei russi alla stazione ferroviaria di Kramatorsk è stato preceduto da un’approfondita ricognizione dell’obiettivo. Lo afferma su Facebook Oleksiy Arestovych, consigliere del capo dell’Ufficio del Presidente dell’Ucraina, come riporta Ukrinform . «Le truppe russe hanno colpito la stazione ferroviaria di Kramatorsk con un missile Tochka-U (si è poi parlato di un missile Iskander, ndr ). Dovrebbe essere chiaro che tali attacchi sono preceduti da un’attenta ricognizione di obiettivi, almeno UAV (droni, ndr )». Hanno visto «molto bene che la mattina presto c’erano migliaia di persone che cercavano di evacuare dalla stazione in quel momento, famiglie, bambini, anziani».
Ore 12.29 - Cremlino: «l' operazione speciale» potrebbe finire presto Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha affermato che «l’operazione speciale» condotta dalla Russia in Ucraina «potrebbe essere completata nel prossimo futuro». Lo riporta l’agenzia russa Interfax. «L’operazione continua, gli obiettivi stanno per essere raggiunti. Un lavoro sostanziale è in corso sia attraverso i militari in termini di avanzamento dell’operazione, sia attraverso i negoziatori che sono impegnati nel processo negoziale con le controparti ucraine». Riguardo ai tempi il portavoce del Cremlino, che ieri non ha escluso la fine dell’«operazione speciale» a breve, ha chiarito che «stiamo parlando del prossimo futuro».
Ore 12.18 - Giappone cesserà gradualmente import carbone russo Annunciando nuove sanzioni contro Mosca per protestare contro le sue violazioni del diritto internazionale, il governo giapponese ha annunciato che cesserà gradualmente l’importazione di carbone dalla Russia. «Adotteremo alternative e, riducendo gradualmente le importazioni, ridurremo la nostra dipendenza energetica dalla Russia», ha detto il primo ministro giapponese Fumio Kishida in tv.
Ore 12.08 - Mosca nega attacco alla stazione e incolpa Kiev Il ministero della Difesa russo ha negato il coinvolgimento nell’attacco alla stazione di Kramatorsk e ha riferito che sul sito sono stati trovati frammenti del missile Tochka-U, utilizzato dalle forze armate ucraine. Lo riporta l’agenzia russa Tass.
Ore 12.01 - Il sindaco di Kramatorsk: nella stazione 4mila persone Nella stazione ferroviaria di Kramatorsk alle 10.30, quando è avvenuto l’attacco, c’erano 4mila persone. Lo ha detto il sindaco della città Alexander Goncharenko, secondo quanto riporta la tv Ukraine 24 sul proprio canale Telegram.
Ore 11.56 - LE REAZIONI INTERNAZIONALI : Michel: «Orribile, bisogna agire». Borrell: «Condanno attacco indiscriminato a stazione» «È orribile vedere che la Russia ha colpito una delle principali stazioni usate dai civili che evacuano la regione dove Mosca sta intensificando il suo attacco. È necessario agire: più sanzioni alla Russia e più armi all’Ucraina sono in arrivo dall’Ue: il quinto pacchetto di sanzioni Ue è stato appena approvato». Lo ha scritto su Twitter il presidente del Consiglio Ue Charles Michel . «Condanno fermamente l’attacco indiscriminato contro una stazione ferroviaria a Kramatorsk da parte della Russia, che ha ucciso decine di persone e ha lasciato molti altri feriti. Questo è l’ennesimo tentativo di chiudere le vie di fuga per coloro che scappano da questa guerra ingiustificata e di causare sofferenze umane». Così l’Alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell , su Twitter.
Ore 11.55 - Su missile Kramatorsk scritta in cirillico «per bambini» Sul missile che si è abbattuto sulla stazione ferroviaria di Kramatorsk si legge la scritta, in russo, «per i bambini». Così la tv ucraina Ukraine 24 , pubblicando un video in cui vede il missile, parzialmente distrutto, con la scritta bianca in cirillico. È impossibile al momento stabilire chi abbia scritto la frase sul razzo.
Ore 11.40 - Borrell, la delegazione Ue torna a Kiev «Oggi posso annunciare che l’Ue sta tornando, letteralmente: il capo della nostra delegazione è sulla strada per Kiev, ora potremo lavorare in maniera ancora più diretta e più stretta assieme». Lo ha detto l’Alto Rappresentante per la Politica Estera Ue Josep Borrell in un punto stampa nel corso della missione in Ucraina insieme alla presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen.
Ore 11.36 - Zelensky su Kramatorsk: «Malvagità senza limiti» Il presidente Zelensky ha parlato di «malvagità senza limiti» a proposito dell’attacco missilistico alla stazione ferroviaria di Kramatorsk, che avrebbe causato almeno 39 morti (tra cui quattro bambini). «Stanno distruggendo in modo cinico la popolazione civile», ha dichiarato Zelensky in un comunicato, «questa è una malvagità che non ha limiti.E, se non viene punita, non si fermerà». Il capo dell’amministrazione militare regionale di Donetsk, Pavlo Kyrylenko, ha scritto su Telegram che le forze russe hanno colpito la stazione con missili balistici Iskander : «I russi sapevano bene dove miravano. Volevano seminare panico e paura e colpire quante più persone possibile».
Ore 11.28 - Ucraina: anche Gb sanziona le figlie di Putin Il governo britannico di Boris Johnson si allinea agli Usa estendendo le sanzioni anti russe in risposta all’invasione dell’Ucraina alle due figlie maggiori del presidente Vladimir Putin: Iekaterina Tikhonova e Maria Vorontsova. Lo annuncia il Foreign Office , precisando che le nuove misure - con congelamento di tutti i beni rintracciabili nel Regno Unito e divieto di viaggio - colpiscono anche Iekaterina Vinokurova, figlia del ministro degli Esteri, Serghei Lavrov. Londra aveva già sanzionato il 25 marzo Polina Kovaleva, titolare di’una lussuosa casa a Kensington e indicata come figlia di primo letto della attuale partner di Lavrov.
Ore 11.25 - Putin a funerali Zhirinovsky: depone mazzo di rose Il presidente russo, Vladimir Putin, ha reso omaggio a Vladimir Zhirinovsky deponendo un mazzo di rose rosse ai piedi della bara del defunto leader del partito liberaldemocratico, formazione di opposizione nazionalista divenuta, con gli anni, sempre più conciliante nei confronti del Cremlino. La morte a 75 anni di Zhirinovsky, noto per i toni accesi e gli attacchi brutali agli avversari politici della Russia, è stata annunciata mercoledì scorso.
Ore 11.22 - Banca Russia, rimangono rischi stabilità finanziaria «Le condizioni esterne rimangono difficili e limitano l’attività economica della Russia». Lo riporta Bloomberg citando una nota della banca centrale russa circa il tasso di riferimento al 17% dal 20%. «I rischi - prosegue la nota - per la stabilità finanziaria rimangono». Viene sottolineato anche che gli aumenti dei prezzi non stanno più accelerando così velocemente come nelle settimane immediatamente successive all’avvio delle operazioni in Ucraina.
Ore 11.21 - Ucraina: «In attacco a Odessa ci sono state vittime» «Cari residenti di Odessa e residenti nel sud dell’Ucraina! Di notte, dal mare e dal territorio della penisola di Crimea, il nemico ha lanciato un attacco missilistico con tre missili teleguidati nella regione di Odessa. Due edifici sono stati danneggiati». Lo fa sapere Vladislav Nazarov del comando operativo meridionale di Odessa. Il bilancio al momento è di un morto.
Ore 11.12 - Banca centrale russa riduce il tasso al 17% La Banca centrale russa ha ridotto il tasso di interesse al 17% dal 20%. Lo riporta Bloomberg . Il tasso di riferimento era stato portato al 20% il 28 febbraio scorso dopo l’invasione dell’Ucraina a causa del drastico «cambiamento delle condizioni esterne». L’aumento si era reso necessario per «rendere più attraenti i depositi».
Ore 11.01 - Approvato il quinto pacchetto di sanzioni Ue Ore 10.45 - Fao, prezzi alimentari mondiali ai massimi storici I prezzi alimentari mondiali hanno raggiunto i «livelli più alti di sempre» a marzo spinti dalla guerra in Ucraina, che «causa choc» nei mercati dei cereali e dell’olio vegetale. Lo afferma la Fao, spiegando che l’indice elaborato dall’agenzia Onu che traccia la variazione mensile dei prezzi internazionali di un paniere di prodotti alimentari di base, aveva già battuto il record a febbraio dalla sua creazione nel 1990, e ha registrato un ulteriore aumento del 12,6% a marzo. L’aumento è principalmente imputabile all’Indice Fao dei prezzi dei cereali, che «ha registrato un aumento del 17,1% rispetto a febbraio, trainato dai forti aumenti dei prezzi del grano e di tutti i cereali minori, principalmente a causa della guerra in Ucraina».
Ore 10.37 - Zelenska: italiani che possono ospitino nostri bimbi «L’Italia ha ricoverato oltre 150 bambini. Anche il Vaticano si è dato da fare, accogliendo i nostri piccoli all’Ospedale Bambino Gesù, dove anche il Papa è andato a visitarli e a benedirli. Invito tutti gli italiani e le istituzioni italiane, che possono farlo, ad ospitare i nostri bambini: per offrirgli un riparo, trattamenti medici, riabilitazione». È l’appello di Olena Zelenska, first lady ucraina, in un’intervista al Gr1 . «Oggi i diritti dei bambini ucraini sono violati dall’invasore, che bombarda ospedali, scuole e condomini. Ne sono morti già 250».
Ore 10.24 - Bombardata la stazione di Kramatorsk: oltre 30 morti (Silvia Morosi) Due razzi russi hanno colpito una stazione ferroviaria a Kramatorsk, in Ucraina orientale, causando vittime. Lo ha detto la compagnia ferroviaria statale ucraina, citata dal Guardian . La stazione in queste ore viene usata per evacuare i civili dalle aree dell’Est del Paese che sono sotto i bombardamenti. Il cronista di France Presse sul posto ha riferito di aver visto i corpi di almeno 30 persone in sacchi per cadaveri e ha affermato che centinaia di persone erano assiepate nella stazione nella speranza di riuscire a lasciare la città, minacciata da una grande offensiva russa. Il governatore della regione di Donetsk, Pavlo Kyrylenko, secondo quanto riportano i media internazionali, ha detto che migliaia di persone si trovavano nella stazione nel momento dell’attacco, nel tentativo di lasciare la regione. Kramatorsk era una nelle stazioni dell’est dell’Ucraina ancora operative. Le forze separatiste filo-russe di Donetsk hanno incolpato l’esercito ucraino dell’attacco contro la stazione di Kramatorsk. Secondo la milizia separatista della sedicente Repubblica popolare di Donetsk, citata dalla Tass, nella zona dell’attacco sono stati rinvenuti «frammenti di un razzo Iskander», che non è nella disponibilità delle forze russe o filo-russe, «ma è utilizzato attivamente dall’esercito ucraino». Proprio ieri Iryna Vereshchuk, ministra per la Reintegrazione dei territori occupati, aveva suggerito ai residenti delle regioni contese di Lugansk, Donetsk e parte di Kharkiv di «abbandonare immediatamente» le aree. Il Donbass e la parte orientale dell’Ucraina stanno, infatti, diventando il nuovo fronte «caldo» della guerra. Da giorni Kiev lancia l’avvertimento che la Russia sta riorganizzando e ammassando le truppe a est per lanciarvi, poi, una nuova grande offensiva.
Ore 10.19 - Fonti Ue: figlie Putin incluse in quinto pacchetto sanzioni Le due figlie del presidente russo, Putin, sono nella lista delle persone sanzionate nel nuovo pacchetto di sanzioni Ue, la cui approvazione è attesa per oggi. Lo riferiscono funzionari Ue. Katerina Tikhonova, 35 anni, e Mariya Vorontsova, 36, sono le figlie di Putin e della sua ex moglie, Ludmila Putina .
Ore 10.15 - Giappone, 8 diplomatici russi «persona non grata» Il Giappone ha dichiarato otto diplomatici russi «persona non grata». Lo fa sapere il ministero degli Esteri giapponese, citato dalla Tass.
Ore 10.02 - Gas, in calo le forniture russe verso l’Europa Il produttore di gas statale russo Gazprom sta continuando a fornire gas naturale all’Europa attraverso l’Ucraina in linea con le richieste dei consumatori europei. Secondo quanto ha precisato una nota della stessa azienda le richieste si sono attestate a 91,3 milioni di metri cubi l’8 aprile, in calo rispetto ai 105,4 milioni di metri cubi richiesti il giorno prima.
Ore 9.48 - Mosca, distrutto centro addestramento stranieri a Odessa La Difesa russa — si legge sulla Tass — ha affermato di aver distrutto «un centro di addestramento per mercenari stranieri» a nord di Odessa. In precedenza le autorità ucraine avevano riferito di un «attacco missilistico alle infrastrutture» della città portuale. Solo ieri il presidente ucraino Zelensky aveva lanciato l’allarme: «Dopo Mariupol, ora rischia Odessa».
Ore 9.44 - «Nel Lugansk ferrovie ko, accelerare evacuazioni» Nella regione di Lugansk quasi tutto il servizio ferroviario è distrutto e ci si appella agli abitanti affinché si affrettino con l’evacuazione. Il capo dell’amministrazione militare regionale, Sergiy Gaidai, ha esortato i residenti locali a non ritardare l’evacuazione. Nella regione di Luhansk per l’evacuazione dei civili oggi sono stati concordati cinque corridoi umanitari.
Ore 9.40 - Stato Maggiore Kiev: russi si concentrano su Mariupol Le truppe russe continuano a concentrarsi sulla conquista della città di Mariupol. È quanto riferisce lo Stato maggiore ucraino nell’aggiornamento fornito stamattina. Il rapporto riferisce, inoltre, che i russi stanno anche concentrando un’offensiva attorno alla città di Izium, nella regione di Kharkiv, nell’est del Paese. Secondo l’ultima analisi fornita dagli esperti militari dell’Institute for the Study of War , le forze russe completeranno «probabilmente» la cattura della città nei prossimi giorni. La tv di stato russa ha riferito che il centro della città è ormai sotto il controllo delle forze di Mosca, con 3mila combattenti ucraini nelle aree periferiche.
Ore 9.38 - A Irpin coprifuoco di tre giorni e mezzo fino a lunedì A Irpin, nella regione di Kiev, è stato imposto un coprifuoco di tre giorni e mezzo, dalle 21 di ieri sera alle 9 dell’11 aprile. La decisione è stata presa dal capo dell’amministrazione statale regionale di Kiev, Oleksandr Pavliuk. L’ingresso in città — comunica il sindaco della città, Oleksandr Markushin — sarà consentito «solo ai servizi pubblici e ai volontari che lavoreranno per le strade della città».
Ore 9.36 - Kiev, clima colloqui con Mosca cambiato dopo Bucha I colloqui tra i negoziatori ucraini e russi proseguono in formato online ma «il clima è cambiato» dopo il ritrovamento di decine di civili uccisi a Bucha. Lo ha dichiarato il consigliere presidenziale ucraino Mikhailo Podolyak , come riporta il Guardi an. Una tregua temporanea con la Russia «significherebbe solo posporre la guerra», ha aggiunto. Secondo Podolyak, al momento le forze russe «non sono in vantaggio» sui fronti bellici. Il consigliere di Zelensky ha spiegato, inoltre, che Kiev sta lavorando all’evacuazione via mare dei civili da Mariupol.
Ore 9.34 - Politico : Scholz prende tempo fornitura carri armati Il cancelliere tedesco Olaf Scholz sta prendendo tempo sull’opportunità di fornire all’Ucraina carri armati di fascia alta per la sua battaglia contro la Russia, nonostante la pressione di diversi alti funzionari. Lo sostiene Politico citando «quattro persone che hanno familiarità con le deliberazioni». Il piano, si legge, sarebbe spinto dal vice cancelliere e ministro dell’Economia Robert Habeck e dal ministro degli Esteri Annalena Baerbock , riguarderebbe circa 100 carri armati. Una decisione sulla questione era prevista per questa settimana. Ma ora è in stand by «perché il cancelliere socialdemocratico - con grande frustrazione dei suoi partner della coalizione di governo - sostiene che la Germania dovrebbe prima raggiungere una posizione comune con gli alleati occidentali sull’argomento prima di consegnare tali attrezzature militari pesanti, hanno detto i funzionari».
Ore 9.21 - Ankara a Kiev: urgente evacuare civili da Mariupol Il ministro della Difesa turco Hulusi Akar ha sottolineato in una telefonata con l’omologo ucraino Oleksii Reznikov «l’urgenza di un’evacuazione sicura dei civili, soprattutto da Mariupol, via terra o via mare». Così l’agenzia Anadolu.
Ore 9.18 - LA TESTIMONIANZA - Liudmyla, da 3 giorni seduta davanti al palazzo sventrato: «Sotto ci sono mia sorella e mio nipote» (Giusi Fasano) Lei si chiama Liudmyla e siamo a Borodyanka, a Nord Est di Kiev. I soccorritori stavano scavando tra le macerie di un palazzo semidistrutto dalle bombe quando l’hanno vista ferma e in piedi a guardarli. Ci sono persone che amava, lì sotto. Le hanno procurato una sedia: Liudmyla si è seduta ed è lì che aspetta da più di tre giorni, in silenzio. Parla di lei e mostra la sua foto Inna Sovsun, la ministra dell’Istruzione ucraina. Racconta che Liudmyla vuole esserci quando troveranno i corpi di sua sorella e suo nipote che vivevano nel condominio sventrato.
Ore 9.10 - Kiev: 169 bambini rimasti uccisi dall’inizio della guerra Sono 169 i bambini ucraini rimasti uccisi nei 44 giorni di guerra, più di 306 sono stati feriti. Lo scrive l’ufficio del procuratore generale su Telegram citato da Ukrinform . «Queste cifre non sono definitive», si legge nel comunicato.
Ore 9.04 - Bbc : pesanti bombardamenti nel Donbass nella notte Pesanti bombardamenti e lanci di razzi hanno martellato per tutta la notte il Donbass, nell’est dell’Ucraina. Le sirene hanno risuonato di continuo facendo correre nei rifugi la popolazione della città di Slavyansk, come riferisce l’inviato della Bbc Joe Inwood che si trova sul posto con le truppe ucraine. La consapevolezza che le truppe russe stanno per lanciare attacchi su larga scala ha portato il governatore di Lugansk a chiedere a tutti i civili di evacuare verso regioni più sicure, ma gli spostamenti risultano difficili a causa dei bombardamenti che hanno distrutto ieri un tratto di ferrovia provocando enormi code alla stazione di Kramtorsk. Il tratto adesso è stato riparato e i treni hanno ripreso a partire.
Ore 9.02 - Kiev annuncia apertura 10 corridoi umanitari Oggi in Ucraina sono stati concordati 10 corridoi umanitari. Lo ha annunciato il vice primo ministro e ministro per la Reintegrazione dei territori temporaneamente occupati dell’Ucraina Iryna Vereshchuk. I corridoi saranno aperti nelle regioni di Donetsk, nella regione di Zaporozhye e in quella di Luhansk.
Ore 9 - Cardinale Parolin: se Papa a Kiev non sarà per prendere parti «Certamente il Papa non andrebbe per prendere posizioni né a favore dell’uno né in favore dell’altro come ha sempre fatto». Lo ha detto il segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin, interpellato dai giornalisti a margine di una conferenza sulla possibilità di un viaggio del Papa a Kiev.
Ore 8.56 - Macron: «A Bucha crimine di guerra» «Dall’inizio di questa guerra, l’Europa si è allineata alle sanzioni. A livello economico, finanziario, energetico o politico, non abbiamo mai preso decisioni così rapide e forti. Quello che sta succedendo a Bucha, dove centinaia di civili sono stati barbaramente uccisi, è un massacro insopportabile. È molto verosimile che lì sia stato commesso un crimine di guerra e i responsabili ne dovranno rispondere davanti alla giustizia internazionale e alla storia». Così il presidente francese Emanuel Macron in un’intervista ai media internazionali, riportata da Repubblica. «Non resteremo indifferenti - aggiunge - . Sono a favore di una nuova serie di sanzioni europee contro la Russia per porre fine a questi abusi. Sono profondamente disgustato dal fatto che i candidati presidenziali stiano minimizzando questo problema. Equivale a uccidere queste persone innocenti una seconda volta».
Ore 8.48 - Media: Giappone verso espulsione diplomatici russi Il governo giapponese è pronto ad annunciare l’espulsione di diversi diplomatici russi in linea alle analoghe decisioni prese da Europa e Stati Uniti, in segno di protesta per l’invasione di Mosca in Ucraina. Lo riferiscono fonti dell’esecutivo ai media nipponici, spiegando che le autorità stanno vagliando in modo approfondito le misure, anticipando simili provvedimenti da parte della Russia.
Ore 8.42 - Gb, ritiro totale forze russe dal Nord «Nel nord le forze russe si sono completamente ritirate dall’Ucraina verso Bielorussia e Russia». Così il ministero della Difesa britannico nell’ultimo bollettino dell’intelligence, aggiungendo che «almeno alcune di queste forze verranno trasferite nell’est del Paese per combattere nel Donbass». Molte avranno bisogno di «un rifornimento significativo prima di essere pronte a dislocarsi ulteriormente ad est», aggiunge l’intelligence, precisando che per un qualunque dispiegamento massiccio dal nord ci vorrà «come minimo almeno una settimana».
Ore 8.30 - Finlandia e Svezia possono entrare nella Nato? I ministri degli Esteri della Nato, ieri, si sono ritrovati a Bruxelles: hanno acconsentito a rafforzare il supporto nei confronti dell'Ucraina, consegnando a Kiev altre armi («Difensive o offensive? Non ha senso parlarne, in un contesto in cui l'Ucraina si sta difendendo da un aggressore come la Russia», ha detto il segretario generale dell'Alleanza atlantica Jens Stoltenberg ). Sul tavolo però — come rivelato da un alto rappresentante del Dipartimento di Stato americano — c'era anche la possibilità, o meglio, la «prospettiva» di un allargamento della Nato stessa, con l'ingresso di Svezia e Finlandia. I due Paesi che confinano con la Russia stanno adeguando i loro piani per la sicurezza alla luce dell'invasione dell'Ucraina. L'ex consigliere di Putin Sergej Karaganov, al Corriere, ha definito l'allargamento della Nato «quello di un’alleanza aggressiva. È un cancro e noi volevamo fermare questa metastasi. Dobbiamo farlo, con un’operazione chirurgica».
Ore 8.05 - Ursula von der Leyen e Borrell stanno andando a Kiev La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen , e l'Alto rappresentante per la politica estera dell'Unione, Josep Borrell , sono in viaggio per Kiev. Lo hanno comunicato loro stessi, postando immagini del loro viaggio. (Nelle scorse settimane, il capo delle ferrovie di Kiev, Oleksandr Kamyshin, si era molto lamentato perché i tre premier polacco, Mateusz Morawiecki, ceco, Petr Fiala, e sloveno, Janez Jansa, avevano postato immagini del loro viaggio: facciamo di tutto per non farvi geolocalizzare, aveva detto, ma se lo fate voi postando sul web...).
Looking forward to Kyiv.@JosepBorrellF @eduardheger pic.twitter.com/YFAgGr5Tlc— Ursula von der Leyen (@vonderleyen) April 8, 2022
Looking forward to Kyiv.@JosepBorrellF @eduardheger pic.twitter.com/YFAgGr5Tlc
?? ????? ?? ?????! Going to Kyiv. #StandWithUkraine @vonderleyen @eduardheger pic.twitter.com/Lw8UaQUZgB— Josep Borrell Fontelles (@JosepBorrellF) April 8, 2022
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Ore 8 - Sumy è liberata La città di Sumy, teatro nelle scorse settimane di violentissimi combattimenti, è stata liberata dalle truppe russe, secondo quanto dichiarato dal sindaco della città, Dmytro Zhyvytsky. Secondo quanto riportato dal Kyiv Independent , «ci sono ancora esplosioni» perché i militari ucraini si stanno liberando di mine e munizioni lasciate dai russi. «Ci sono molte aree minate. Non usate strade laterali, e non avvicinatevi a materiale bellico lasciato dai russi».
Ore 7.45 - Le polemiche in Italia, e l'intervista a Bianca Berlinguer In Italia, di fronte alla tragedia della guerra in Ucraina, continuano polemiche a diversi livelli. - Nella politica Tra i partiti continua quella che Massimo Franco, nel suo editoriale, chiama «la strategia del distinguo nei confronti di Mario Draghi». Nella quale «si riflettono un calcolo e un’impotenza. Il calcolo è quello di marcare su ogni provvedimento un’identità partitica a scapito degli alleati e del premier: pronti, poi, a sostenere che Palazzo Chigi si sarebbe piegato alle pressioni dell’interlocutore di turno. L’impotenza deriva dalla consapevolezza che difficilmente, con una guerra russa contro l’Ucraina in corso, queste prese di distanza a tavolino, tanto prevedibili da apparire stucchevoli, potranno spingersi fino a provocare una crisi di governo». - «Contro l'Occidente» Ne parla Federico Rampini nel suo editoriale di oggi: «L’America trae vantaggio dalla guerra in Ucraina? Nel fronte italiano dei "pacifisti equidistanti", quelli che non vogliono stare né con la Russia né con la Nato, è scattata la sindrome abituale: bisogna trovare le colpe dell’Occidente in questo conflitto, quindi anzitutto denunciare i benefici che gli Stati Uniti ne ricavano». Si tratta di equivoci, spiega Rampini, qui.
- In tv «Orsini a Cartabianca? Do spazio a tutti, invitarlo non significa condividere quello che dice. E lo share non è una cosa negativa». A dirlo, in questa intervista al Corriere, è Bianca Berlinguer, giornalista e conduttrice di CartaBianca, su RaiTre, alla domanda sul perché continuare a invitare il tanto contestato Alessandro Orsini, direttore dell'Osservatorio sulla sicurezza internazionale, che nei giorni scorsi in tv ha pronunciato frasi come «preferisco che i bimbi vivano in dittatura piuttosto che muoiano sotto le bombe in democrazia».
Ore 7.30 - Il medico legale di Mykolaiv: «Dita rotte, braccia spezzate, coltellate: le prove di crimini di guerra nei corpi straziati» (Marta Serafini ) «Ho lavorato come medico volontario durante la guerra in Bosnia, pensavo di aver visto di tutto. Ma non era così». Georhiy Alexandrovich è medico legale dell’obitorio di Mykolaiv. Da una settimana si è preso una pausa. Sua moglie è in ospedale. Ferita nel bombardamento con le cluster bomb che lunedì scorso sono piovute sulla città. Ora vuole starle vicino. Per un mese Georhiy ha esaminato i corpi delle vittime di Mykolaiv e dintorni. Due i casi di cui ha accettato di parlarci. Il primo riguarda due sorelle. Una di tre anni e mezzo e l’altra di 11. Uccise entrambe in un villaggio vicino a Mykolaiv. «Ho esaminato il corpo della più piccola il 10 marzo. Nel rapporto ho scritto che è stata uccisa da ferite multiple di proiettili, compatibili con l’uso di cluster bomb. Nella stanza di fianco il mio collega stava lavorando sul corpo della più grande, stesse ferite». Tira fuori il telefono. Mostra le immagini. Potrebbe perdere il posto di lavoro per questo. «Ma ho una nipote della stessa età». Fori che hanno crivellato tutto il corpo come proiettili. Il secondo caso riguarda due uomini, uno di 23 anni, l’altro di 35. Sono stati uccisi entrambi a Kulbanika, distretto di Mykolaiv. «Ho esaminato i loro corpi il 27 di febbraio. Il più giovane aveva lo sterno fratturato probabilmente dal calcio di un fucile. Poi un braccio spezzato, le dita rotte, una coltellata nel collo e un proiettile in testa. Il più anziano un proiettile in testa. Entrambi erano con le mani legate dietro la schiena». Georhiy fa una pausa. «Credo che il più giovane sia stato torturato per far parlare il secondo». Qui l’articolo completo.
Ore 7.10 - L’ex consigliere di Putin minaccia: «Escalation più probabile, gli obiettivi in Europa» (Federico Fubini ) Sergey Karaganov è stato consigliere di Vladimir Putin. Ancora oggi resta molto vicino al dittatore russo, al punto che le sue proposte vanno sotto il nome di «dottrina Putin». Nel 2019, è stato il primo a teorizzare l’invasione totale dell’Ucraina. In questa intervista al «Corriere della Sera», spiega quali sono gli obiettivi del presidente russo: definisce «inevitabile» la guerra in Ucraina, mette in dubbio che la Nato sia davvero pronta ad attivare l’articolo 5 (quello che afferma che un attacco a un Paese dell’Alleanza è un attacco a tutti: «Non c’è garanzia automatica che l’Alleanza intervenga», ha detto), definisce «un cancro» l’allargamento della Nato. E minaccia: «Un’escalation di questa guerra purtroppo diventa sempre più probabile. Gli americani e i loro partner Nato continuano a inviare armi all’Ucraina. Se va avanti così, degli obiettivi in Europa potrebbero essere colpiti o lo saranno per interrompere le linee di comunicazione». L’articolo completo è qui, qui la versione in inglese.
Ore 7 - Il punto sulle sanzioni (Elena Tebano ) L’Unione Europea ha approvato ieri nuove sanzioni contro la Russia, compreso un embargo sulle importazioni di carbone , in risposta alle torture e uccisioni documentate nelle zone di guerra nei dintorni di Kiev. Il divieto di importare carbone è la prima sanzione dell’Ue per l’invasione dell’Ucraina che prende di mira l’industria energetica della Russia. Le nuove sanzioni Ue includono anche - il congelamento dei beni di diverse banche russe; - un’estensione del divieto di esportazione di armi che copre i contratti precedenti al 2014; - altri divieti di esportazione per un totale di circa 10 miliardi di euro. L’accordo sul nuovo pacchetto ha ricevuto il via libera politico finale in una riunione degli ambasciatori dell’Ue e sarà attuato una volta pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’Ue. Intanto il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione (che però non ha effetti concreti, è solo un segnale politico) che chiede «un immediato embargo totale sulle importazioni russe di petrolio, carbone, combustibile nucleare e gas». Nel frattempo, l’Unione europea ha già iniziato a lavorare su ulteriori misure. L’energia è fondamentale nelle relazioni commerciali dell’Europa con la Russia: gli Stati Ue nel complesso stanno pagando un miliardo di euro al giorno alla Russia per le forniture di energia, per oltre 35 miliardi di euro dall’inizio della guerra. La Russia inoltre è stata sospesa dal Consiglio dei diritti umani dell’Onu. La risoluzione è stata approvata con 93 voti a favore, 24 contrari e 58 astenuti. Finora era successo solo al la Libia nel 2011. Fra i voti contrari quello della Cina, che ha parlato di «politicizzazione» dei diritti umani. Fra gli astenuti invece ci sono anche Bahrain, Brasile, Egitto, Emirati Arabi Uniti, India, Indonesia, Giordania, Iraq, Messico e Qatar. Mosca, tramite il vice rappresentante permanente all’Onu, Gennady Kuzmin, ha definito il voto un atto «illegale».
Ore 6.44 - I russi «si sono ritirati completamente dal Nord dell’Ucraina» Le forze russe si sono completamente ritirate dall’Ucraina settentrionale: a scriverlo, nel consueto bollettino quotidiano, è il ministero della Difesa britannico. Secondo l’intelligence militare di Londra, almeno alcune di queste forze saranno trasferite nella parte orientale del Paese per combattere in Donbass, ma molte saranno costrette a essere dotate di nuove attrezzature prima di tornare operative: «Servirà almeno una settimana». Continua invece senza sosta il bombardamento delle città a Est e a Sud del Paese, e i russi sono avanzati ulteriormente dalla città di Izium, «strategicamente rilevante, che resta sotto il loro pieno controllo».
Ore 6.28 - Nella notte nuovi bombardamenti su Odessa Le truppe russe hanno lanciato nella notte un nuovo attacco missilistico che ha colpito l’area di Odessa. La conferma arriva dal consiglio comunale di Odessa, in una dichiarazione pubblicata su Telegram. «Informazioni dal Comando Operativo Sud: a seguito di un attacco missilistico dal mare, alcune infrastrutture nella regione di Odessa sono state danneggiate. I dettagli sono in corso di chiarimento», si legge nella nota, secondo quanto viene riportato da Ukrinform.
Ore 6.15 - Gli Usa impongono sanzioni contro due società statali russe Gli Stati Uniti hanno imposto ieri sanzioni contro due società statali russe coinvolte nella guerra in Ucraina: lo ha reso noto il segretario di Stato Antony Blinken in un comunicato, secondo quanto riporta la Cnn . Le sanzioni includono anche filiali e membri del consiglio di amministrazione di una di queste società, ha precisato Blinken. La misura prende di mira quella che secondo Washington è la più grande compagnia di costruzioni navali russa, la United Shipbuilding Corporation (Usc), 28 sue filiali e otto membri del suo consiglio di amministrazione, nonché la società russa di estrazione di diamanti, Alrosa.
Ore 4.41 - Bloccato da Microsoft un cyber attacco russo Microsoft ha bloccato il tentativo di un attacco hacker da parte di spie militari russe che volevano colpire obiettivi ucraini, europei e americani (senza, però, diffonderne i nomi). In un post sul blog, l’azienda ha affermato che un gruppo soprannominato «Strontium» stava utilizzando sette domini Internet per spiare organi governativi e think tank nell’Ue e negli Usa, nonché istituzioni e media ucraini.
Ore 4.22 - Australia invierà 20 veicoli corazzati a Kiev L’Australia invierà all’Ucraina 20 veicoli corazzati Bushmaster: lo ha annunciato ieri il primo ministro Scott Morrison . I veicoli, prodotti dalla filiale australiana della francese Thales - riporta la Cnn - erano stati richiesti dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un discorso al Parlamento australiano il 31 marzo scorso.
Ore 2.25 - A Melitopol sarebbero state rapite oltre 100 persone Più di 100 persone sono state rapite «senza motivo» dalle forze russe a Melitopol: lo ha reso noto il sindaco della città ucraina, Ivan Fedorov, secondo quanto riporta l’Independent. «Ad oggi il totale di cittadini rapiti da collaboratori e soldati occupanti è di oltre 100 persone», ha detto Fedorov in un videomessaggio pubblicato su Facebook. I soldati russi, ha aggiunto il sindaco, hanno iniziato a rapire anche i docenti dell’Università di pedagogia di Melitopol.
Ore 2.12 - Pentagono: «Putin ha rinunciato a conquistare Kiev» Putin ha rinunciato alla conquista di Kiev dopo che le sue forze sono state respinte dall’esercito ucraino. Così il segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Lloyd Austin . «Putin pensava che avrebbe potuto conquistare molto rapidamente l’Ucraina, così come la capitale. Si era sbagliato. Penso che Putin abbia rinunciato ai suoi sforzi per catturare la capitale e ora sia concentrato nel sud e nell’est del Paese», ha spiegato in audizione al Senato. In precedenza anche l’ufficio stampa del Pentagono aveva affermato che Putin «ha raggiunto esattamente zero dei suoi obiettivi. Non ha preso Kiev, non ha rovesciato il governo, non ha rimosso l’Ucraina come stato nazionale».
Ore 2.02 - Cnn: «Almeno due esplosioni a Odessa» Almeno due esplosioni hanno scosso Odessa nelle ultime ore. Lo riporta la Cnn.
Ore 1.54 - Riapre l’ambasciata della Lituania a Kiev L’ambasciatore della Lituania in Ucraina è tornato a Kiev dopo che le forze russe si sono ritirate dalla capitale ucraina. Si tratta di uno dei pochi diplomatici a tornare in città. «Ho appena varcato la porta dell’ambasciata. Il sostegno politico e morale è molto importante per gli ucraini», ha detto Valdemaras Sarapinas. Il diplomatico aveva lasciato Kiev a seguito dell’invasione e da allora aveva lavorato a Leopoli.
Ore 1.30 - Oms, oltre 100 attacchi a ospedali, almeno 73 persone uccise L’Organizzazione mondiale della sanità ha verificato più di 100 «attacchi all’assistenza sanitaria» in Ucraina da quando il Paese è stato invaso, più di un mese fa. Sono stati almeno 103 gli attacchi a ospedali e altre strutture sanitarie nel paese, almeno 73 persone sono state uccise e 51 ferite in quegli incidenti, ha affermato il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, in conferenza stampa a Washington. «Il bilancio include operatori sanitari e pazienti», ha affermato.
Ore 1 - Vice premier Ucraina: «Ieri evacuate 4.676 persone» Almeno 4.676 persone sono state evacuate ieri in Ucraina attraverso corridoi umanitari: lo ha reso noto la vice premier del Paese, Iryna Vereshchuk, secondo quanto riporta il Kyiv Independent . In particolare, hanno lasciato la regione di Lugansk 1.420 persone, mentre altre 1.205 persone sono state evacuate da Mariupol ed il resto dalla regione di Zaporizhzhia.
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