Pensioni anticipate 2023, Salvini incontra i sindacati: L'esito in esclusiva da Proietti - Pensioni Per Tutti

2022-05-28 21:44:26 By : Mr. Deniz Wu

Tutte le ultime notizie sul mondo delle pensioni

Nella giornata di ieri Matteo Salvini, segretario generale della Lega, ha incontrato le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil ed Ugl, ed é stata un’occasione di incontro e confronto per parlare di alcuni temi di importanza per i lavoratori, come la riforma del fisco e la riforma pensioni.

All’incontro erano altresì presenti il Sottosegretario al Lavoro Tiziana Nisini, il Sottosegretario all’Economia Federico Freni, l’onorevole Claudio Durigon responsabile del Dipartimento Lavoro della Lega. Questa mattina ci siamo interfacciati con il segretario confederale della Uil per comprendere l’esito dello stesso, di seguito l’interessante intervista che ci ha rilasciato Domenico Proietti.

Pensionipertutti: Gentile Domenico Proietti, Ieri si è tenuto l’incontro tra i rappresentanti della Lega e i sindacati, può dirci quali sono stati i temi principali di cui si é parlato e quali sono state le richieste della Uil?

Domenico Proietti: “L’incontro si è articolato su molti temi di notevole importanza ed urgenza, tra cui il sostegno ai redditi e più in particolare il tema previdenziale.

Come UIL abbiamo chiesto alla Lega ed al Governo di riavviare prontamente il confronto politico sul tema delle pensioni. Dopo gli incontri tecnici dei primi mesi dell’anno che sono stati utili ad affinare le proposte è il momento di prendere le decisioni e di predisporre azioni concrete già con la prossima legge di bilancio“.

Pensionipertutti: Nello specifico a suo avviso quali dovrebbero essere i pilastri imprescindibili su cui costruire i prossimi interventi sulle pensioni?

Domenico Proietti: “Flessibilità, adeguatezza ed equità. Questi devono essere i tre pilastri su cui costruire i prossimi interventi sulle pensioni. Flessibilità che per noi significa da una parte consentire alle lavoratrici ed ai lavoratori di poter scegliere quando andare in pensione, consentendo loro l’uscita con il doppio canale, intorno ai 62 anni di età o con 41 anni di contributi a prescindere dall’età anagrafica. Dall’altra si traduce in una misura che riconosca la differente usura, gravosità ed esposizione al rischio delle diverse mansioni con una pensione usuranti e gravosi stabile e pienamente efficiente. Adeguatezza ed equità che deve esserci per le pensioni in essere e per i futuri pensionati“.

Pensionipertutti: Come si potrebbero raggiungere l’adeguatezza e l’equità nelle pensioni in essere così come in quelle future, può farci esempi di misure concrete?

Domenico Proietti: “Certo in primis bisogna tutelare il potere d’acquisto dei pensionati, il bonus da 200€ è sarà una boccata di ossigeno per milioni di pensionati, ma non è sufficiente, in questo momento storico è fondamentale rivedere il sistema di perequazione per non indebolire ulteriormente il reddito delle pensionate e dei pensionati.

Servono poi misure concrete di sostegno al reddito, come ad esempio, l’estensione ed il potenziamento della 14° mensilità per le pensioni fino a 1.500 € mensili. Per i futuri pensionati è centrale il tema inserire nel nostro sistema un meccanismo che offra pensioni dignitose a tutti coloro che hanno iniziato a lavorare dopo il 1996. Un meccanismo che integri la pensione nel sistema contributivo e che valorizzi i periodi di formazione, i periodi di disoccupazione non coperti da altri strumenti e che parallelamente tenga conto di altri periodi meritevoli di tutela anche se non concomitanti con un lavoro, come la maternità il lavoro di cura familiare e la genitorialità. Importante, per tutti i lavoratori e le lavoratrici, ma ancora di più per i giovani, è la costruzione di un forte secondo pilastro previdenziale“.

Pensionipertutti: Quindi a suo avviso va rilanciata la previdenza complementare?

Domenico Proietti: “Assolutamente sì, Va rafforzata e rilanciata la previdenza complementare prevedendo un nuovo semestre di silenzio-assenso per favorire le adesioni ai fondi pensione. Questi interventi sono propedeutici ad una piena riforma del sistema previdenziale che riporti gli equilibri sociali, e non solo quelli di bilancio, al centro del sistema previdenziale italiano“.

Ringraziamo per la solita disponibilità al confronto il segretario confederale della Uil Domenico Proietti e ricordiamo a chiunque volesse riprendere parte dell’intervista che trattandosi di esclusiva è tenuto a citare la fonte.

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Salvini diceva : “se qualcuno tocca quota 100 faremo le barricate” .. ” se qualcuno tocca quota 100 dovrà passare sul mio corpo” Ora questi signori ripartono con la campagna elettorale, ed ecco che ricompare quota 41 per tutti (OCCHIO TUTTA CONTRIBUTIVA !!!.. DEL RESTO PER LORO È SOLO UNO SLOGAN DA MESTIERANTI) Che coraggio! Mai più un voto!

Qualcuno può dire a mio figlio che se paga contributi per mezzo secolo, forse prenderà qualche spicciolo di pensione, e se invece fa il parassita e aspetta l’età della pensione forse prenderà di più?

Buonasera a tutti. Premesso che non voglio spegnere le speranze a nessuno,anche il sottoscritto è in attesa di buone notizie con quasi 42 anni di LAVORO,sono anni che si discute sempre delle stesse cose ,quando vogliono hanno dimostrato che in tempi molto brevi agiscono ,vedi legge Fornero partorita in un attimo,chiaramente a nostro sfavore .La riforma delle pensioni purtroppo la vedo come al giro d’Italia ,in quanto si provvede celermente ad asfaltare le strade del percorso senza mai farlo per tempo e bene.Credo di aver detto tutto . Buon Lavoro

Sindacati ,ministro Orlanfo, se ci siete battete un colpo. Non nascondamoci dietro la guerra. Ora è il momento buono per formulare delle proposte. Il popolo vi paga per questo. Lavorate come facciamo noi. Anche per noi c’è la guerra ma tutte le mattine ci alziamo per tirare il carretto.

Con la legge Fornero vai in pensione dopo 42 anni e 10 mesi con il sistema misto con il 50 % se ti va bene del ultimo stipendio

42 anni e 10 mesi sarebbe pensione anticipata….

Buona sera ,io spero veramente che fate quota 41 x tutti a prescindere da cosa fa ‘ ,non solo le aziende pubbliche … dopo anche 40 anni c’è chi è veramente stanco,date spazio ai giovani 🤞… buona serata

Sig. Virginio, la correttezza delle informazioni tra noi lavoratori è cosa doverosa e importante perchè ognuno si faccia i propri conti. Non so in che casse previdenziali ha versato i suoi contributi perchè purtroppo ci sono molte diversità di versamenti e trattamento. In agricoltura per esempio pare che ci siano versamenti davvero poco esosi e di conseguenza l’assegno pensionistico è molto basso. Non sono abbastanza informato delle cause e mi limito a prenderne nota. Per quanto riguarda l’assegno pensionistico dopo 42,10 ( 43,1 con finestra ) le assicuro che il mio assegno è di euro 1380 euro ( tasse comunali e regionali incluse ). In pratica dallo stipendio originale mancano solo i famosi 80 euro una tantum di Renzi. Pertanto non è vero che è solo il 50 %. Doverosa precisazione.

Sono d’accordo con chi dice che la lega ormai a picco cerca di arraffare consensi, Salvini e l’amico Durigon se sono seri già da adesso a suon di emendamenti potrebbero imporre alla “maggioranza di governo” con la prossima finanziaria (1/01/2023) di fare andare in pensione con 41 anni come hanno sempre detto in passato, ma accontentanto solo gli amici con quota100 e lasciando al palo quelli come me del ’60.

Scusate, mi spiegate perchè dovremmo accettare ANCORA delle penalizzazioni? Non vi pare che siamo stati penalizzati abbastanza? Quando ho iniziato a lavorare 42 anni fà, bastavano 35 anni per il pensionamento, poi l’hanno portato (solo per noi) a 38, poi a 40 ed infine a 43, prima retributivo poi misto e dal 1996 solo contributivo. Direi che siamo stati penalizzati a sufficienza.

Antonio, non c’è mai fine al peggio! Vedrai che i nostri bravi politici ti trovano la formula che fa al caso nostro.

Buongiorno sig. Antonio..certo lei ha perfettamente ragione. E’ come se facessimo una gara sui 100 metri e poi a metà gara mi dicono che i metri da fare sono 120…e poi 150…..lo stato pretende da noi da massima diligenza e di contro si comporta in maniera scorretta…vergogna…

il paragone è quasi perfetto; ma non si tratta di 100 o 150 metri; pensiamo a una salita dura e spostano continuamente il traguardo; alla fine qualcuno muore perchè non ce la fa più; naturalmente la salita non in auto ma in bici

Stanti così le cose, dovrei andare in pensione alla fine di quest’anno. Ho iniziato a lavorare a 17 anni e mezzo, termine auspicabile oltre 60 anni e mezzo. In questo lungo lasso di tempo, al contrario di quanto è accaduto nel mondo del lavoro, ho visto cambiare una sacco di leggi in favore di coloro che delinquono e dei detenuti. La legge Gozzini, il rito abbreviato, la buona condotta, varie associazioni, hanno migliorato fortunatamente, di molto la condizione di di chi è in carcere e di chi ci dovrebbe andare. Dato che i sindacati hanno sistematicamente visto peggiorare le condizioni dei lavoratori senza fare niente, mi sorge il dubbio che noi lavoratori evidentemente siamo delinquenti senza possibilità di recupero.

Adesso è troppo per emigrare e lasciare l’Italia definitivamente. Avrei dovuto farlo 36 anni fa, avrei messo in buono stato me stesso e i miei figli. Ho condannato la mia persona, e i miei due figli a fare gli schiavi politico/sindacali di una massa di incapaci che ci governano e dai sacrifici di chi lavora ne traggono grossi profitti personali. Sono deluso e rassegnato……ma impotente. Ho provato, come tutti, a cambiare, con il voto, tutte le correnti politiche, ma il sistema è rimasto invariato. Non ci spero più. Solo Totò con la sua “livella” porterà eguaglianza e giustizia sociale. Grazie ha chi ha letto i miei commenti. G.T.

E’ inutile pensare che sindacato e Salvini risolvano il nodo Pensioni. Passano gli anni, e chi dimentica le famosi frasi di Salvini, AMOLIREMO LA LEGGE FORNERO, e i sindacati che sono anni che dicono di fa uscire i lavoratori con 60 anni e/o 41 anni di contributi. BASTA PIGLIARCI PER I FONDELLI, fra qualche anno usciremo con legge Fornero.

QUOTA 41 tanto promessa da Salvini e Di Maio (promessa mai mantenuta), è servita a loro solo per prendere tanti voti alle elezioni. Premesso che tutti i lavori sono usuranti (chi più, chi meno), penso che dopo 40 anni di lavoro e di contributi versati, i lavoratori abbiano il sacrosanto diritto di andare in pensione, anche in virtù dell’età che avanza. Non tutti arrivano a 60 anni in “splendida forma”, io ad esempio, ho 59 anni e sono pieni di acciacchi… NON ce la faccio più.

Sono del 60 con 40anni di contributi e sono disoccupato da 1anno. Manno riscontrato 7 ernie al disco e 3 cisti volendo lavorare chi ti prende a lavorare a 62anni tutto acciaccato. Spero che qualcuno di questi politici prende le nostre parti per farci godere questi pochi anni che ci rimangono

Non capisco il comportamento dei sindacati. Si sono fossilizzati su quota 41 e 62 anni. Perché non prendono in considerazione la proposta Tridico e lavorarci ? Ho brutti pensieri !@!!!!!!!!. Che siano complici del governo ? Molte volte per non ottenere niente si chiede la luna.

Caro Rino ti devo dare ragione al 100%, la proposta Tridico è la più semplice e da la possibilità di scelta al lavoratore senza intaccare le casse dello stato. Probabilmente i nostri partiti fanno solo campagna elettorale e dei lavoratori non gli importa nulla, vogliono solo i voti. Dovrebbero vergognarsi e pensare a tutelare almeno un pò chi lavora……….. Non vogliono dare la possibilità di scegliere, anzi la vogliono dare ma solo con penalizzazioni, d’altronde in Italia chi lavora è un oggetto da succhiare, dobbiamo inevitabilmente mantenerli tutti.

Buongiorno volevo sapere cosa posso fare x andare in pensione con 33 di contributi 59 anni di età e 87xcento di invalidità grazie

Ottima la denominazione dei tre pilastri ma vedremo se le ricadute organizzative saranno razionali e in che termini di dettaglio.

Buongiorno. Roberto classe 1962 al 31 dicembre 2022 avrò 40 anni di contributi interamente versati presso l’ INPS…senatore Salvini confido in Ella per quota 41 senza penalizzazioni o stranezze all’ italiana…41 anni di lavoro anche come impiegato amministrativo presso datori di lavoro privati sono tanti …mi creda sulla pelle….grazie saluti

Mi accodo, classe 62 al 31 dicembre avro 42 anni di lavoro sul groppone tutti presso datori di lavoro privati sono tanti. Quando mi mandate in pensione? Aspettare la fornero a 43 e 1 mese mi fa’ venire i brividi…..

Bisogna convincere i politici e i sindacati che l’uscita anticipata 62/ 63/ 64 anni è assolutamente necessaria per contrastare le povertà. I sindacati stessi non si mettano di traverso perché le pensioni sarebbero magari troppo basse! Perché forse €500 di reddito di cittadinanza che prendo sono forse tanti? Cerchiamo di essere intelligenti e introdurre criteri di flessibilità e soprattutto lasciare ai pensionandi la possibilità di decidere. Ognuno ha situazioni diverse: ad esempio io a 64 anni non sono più in grado di lavorare. Per tutti INPS e Casse private obbligatorie. Pensioni per tutti non deve essere uno slogan ma una realtà, sennò stiamo qui a discutere per niente.

i sindacati, il governo, è lo specchio di quest’Italia in questo momento. Le parti, dovrebbero fare la cosa normale in un paese normale, pagare le pensioni per i periodi versati e a chi volesse andare in pensione. Perchè?Perchè lo Stato ha già incassato i denari versati dai lavoratori. Senza calcoli e ricalcoli. I soldi si trovano, quando? Quando si vogliono comprare armi subito, bonus a go-go, senza nessun risultato ecc… t

Permettere l uscita a 62 anni non è un intervento per i pensionati ma per creare occupazione per i giovani. Se i giovani non lavorano la società va a rotoli. Non ci meravigliamo poi del disagio giovanile e di una società che invecchia e non ha futuro Se non si parte da questo obiettivo facciamo sempre ragionamenti da ragionieri che devono quadrare i conti ….approccio miope!!!

Perché continuate a prenderci per il culo quando dall’avvento Fornero fino ad oggi siete solo chiacchere e nessun progetto utile per i lavoratori e lo stato. Non avete mai fatto un progetto efficace per tutti, siete stati solo capaci di agevolare solo chi non lo merita a discapito di chi ha diritto. Vorrei dire sia classe politica che sindacato sono vuoti di progetti e finalità per risolvere il problema previdenza. Quanto avete fatto per togliere la disoccupazione? O quanto si fa per migliorare l’aspetto lavoro sia quantitativo che qualitativo? Gli argomenti sono ampi complessi e se non avete progetti lasciate spazi a chi se ne intende, senza creare altre illusioni. Mi vergogno di dire sono italiano con questi rappresentanti.

Ma con questa pensione da fame, ci vuole coraggio ad andare in pensione in anticipo, con penalizzazioni, incendiviamo gli ultra 64 enni ad andare in pensione con un assegno dignitoso, e lasciamo posto ai giovani, è assurdo andare in pensione con poco più di mille euro dopo aver lavorato per 39/40 anni, non credete?

I soldi per gli stipendi dei politici si trovano sempre,per i lavoratori,solo noccioline,avanti coi 41 indipendentemente,dall’età,

Si c’è da preoccuparci!! Son gli stessi che fecero il loro cavallo di battaglia (quota 41)nelle scorse elezioni del marzo 2018 per poi dopo averle vinte tra l’altro, dileguarsi nel nulla. Veramente disgustevole rivederli

BARRICATE, BARRICATE, BARRICATE….ma va a ciapa i rat!!!

Lasciando stare il commento di Franco Giuseppe Che spara giudizi sui presenti…. Il problema è che non vedo la volontà di entrare nella giusta realtà del problema Da 47 anni scuola compresa faccio una vita da pendolare…. Avrei dovuto lavorare per 35 anni, poi,,,, Poi, chi devo ringraziare ??? La Fornero che a Treviglio disse che ha pianto pensando ai sacrifici dei sui genitori, e ai sacrifici per la sua casa di montagna ??? BASTA Con che criterio vengono valutati i lavori usuranti ??? Fate il pendolare, partendo alle 06,45 e ritornando alle 19,00 per anni Al tavolo i sindacati, che da anni stanno deludendo i veri lavoratori ??? Salvini ??? Che di promesse in merito ne ha fatte ??? Lo dimostri adesso E la sinistra storicamente per i lavoratori ??? Delusione totale E io pago

Sig. Lucas, la invito a parlare tranquillamente dei giudizi che esprimo sui personaggi della foto, non si trattenga, spari pure. Qui sul sito c’è tutto uno zoo di persone che vede la riforma pensioni come una questione personale, ognuno vuole norme ad personam, non guardando affatto ad una riforma equa e giusta x tutti. Essendo già in pensione con 43,2 della Fornero il mio interesse si basa solo sulla moralità del paese. Moralità che i personaggi della foto non hanno assolutamente.

carlo cl 1960 Sig. Franco Giuseppe, perdoni l’intrusione, ma se leggo queste eresie sento il dovere di intervenire. Parla di mancanza di moralità nei personaggi della foto ?? Può essere sicuramente condivisibile. Ma chi ce l’avrebbe secondo Lei ??? Tutti gli altri rappresentanti dei Governicchi (attuali soprattutto e passati) ????? Quali ????? Me ne trovi uno !!!!!!! Personaggi della sinistra o M5S???? MEGLIO NON ESPRIMERSI. Ed aggiungo: secondo Lei quale sarebbe la riforma “equa” e “giusta per tutti” ???. Se Lei è pacificamente contento e soddisfatto di aver conseguito il collocamento in pensione con 43 anni di contribuzione, è tutt’altro che scontato che la stessa soddisfazione l’abbiano anche gli altri. Giusto chi scrive che di penalizzazioni ne abbiamo subite sin troppe nel corso degli anni e soprattutto per chi ha sulle spalle 41 anni di contributi versati e per cifre che MAI riprenderà, ma anche per chi, purtroppo, il lavoro non ce l’ha più. Sulla Sua esternazione: “sul sito c’è tutto uno zoo di persone” serve un commento ?????????????? Forse è vero, ma limitatamente ad un fatto: I PENSIONANDI ED I GIA’ PENSIONATI (evidentemente non tutti, quindi non certo quelli d’oro e di platino), sono effettivamente “animali” (il suo zoo), ma da macelleria sociale. Mi pare evidente che nel Suo “zoo”, io leggo di persone evidentemente stanche, deluse e che vorrebbero dalla politica risposte concrete e non solo e sempre fumose promesse. Ne faccia ammenda. Un saluto ai gestori del sito, nell’auspicio che non siano nell’entourage di qualche sindacato. Sarebbe avvilente.

Mi dispiace Carlo, ma ha interpretato male il mio commento e probabilmente non ha memoria di altri miei passati commenti. Se mi sono pensionato con quei requisiti vuol dire che la Fornero l’ho subita anch’io, poi non rientravo nemmeno nella quota 100 e non sarei rientrato nemmeno nella quota 102, la Fornero era diventata la mia meta obbligatoria con 62-43,1 e senza possibilità di scelta. Un paio di colleghi mi hanno fatto ciao-ciao con la manina e si sono pensionati con 62-39 e 62-41 quindi prima di me. E’ vero che il mio lavoro era gratificante e non le nascondo che disponevo anche di un alloggio di servizio vista mare di 90 MQ (oggi pago un affitto di 500 euro ), ma il punto non è questo: Io non ho avuto la possibilità di scelta se lavorare meno e anticipare la pensione e come me altre decine di migliaia di lavoratori si sono visti scavalcare dai quota 100. C’è stato addirittura chi ha raggiunto i fatidici 38 anni nello stesso momento dell’età della vecchiaia cioè 67-38, che vantaggio ha quindi avuto ? Nessuno ! Come vede nel bancone della macelleria sociale è passata anche la mia carne.

Nell’attesa che il potere torni dai villani agli aristocratici, il noto discendente di una famiglia dei conti ha sentenziato:

“Troppi sostegni, è il momento di stringere. Guerra non giustifica aiuti come in pandemia”.

Ma che dobbiamo stringere ancora, la cintura o le chiappe! La aspettiamo trepidanti al voto.

Subito quota 41 che io avendo iniziato da ragazzo e con il 67×100 e devo fare l’aggravamento di invalidità non c’è la faccio più con quarant’anni di contributi non bastano facendo un lavoro usurante e pesante su tre turni e che cavolo c’è chi in parlamento è andato in pensione con un giorno di presenza (NB non di lavoro MAH

Buonasera. Sono Dodi.sono del 60 con 40 anni di contributi quando dovrei lavorare ancora? Visto che quota 100 .non ci sono rientrato. Quota 102 non ci rientro. Quindi. Lho presa nel c…….o visto che chi aveva meno contributi sono già in pensione..bella roba.!!!@!

Si fa presto a parlare ma certi lavori dopo 40 anni consecutivi ti ritrovi incenerito,41anni di contributi senza penali e da fare.

Ecco bravi incontratevi che solo questo sapete fare attenti a non rompervi le corna .

Buona sera, constatato che la Lega sta andando a picco con perdita di consensi, hanno pensato bene di anticipare la campagna elettorale mettono in moto la solita solfa delle pensioni. Se non ricordo male il Senatore Durigon (leghista), intervistato lo scorso anno, aveva già proposto la quota 41 per tutti, se non erro con il sistema contributivo. Ora con il sistema misto vengono conteggiati gli anni con metodo retributivo fino al 31.12.1995 e a decorrere dal 01.01.1996 con il sistema interamente contributivo. Facendo quattro conti nel corrente anno (2022) potranno accedere alla meritata pensione i nati nel 1965, che hanno iniziato a lavorare nel 1979 all’età di 14 anni e “”per loro fortuna” abbiano avuto un periodo lavorativo continuativo, avranno maturato 15 anni con il retributivo e 28 con il contributivo. – nel 2023 i nati del 1966 con 14 anni retributivo e 29 contributivo; – nel 2024 i nati del 1967 con 13 anni retributivo e 30 contributivo; – nel 2025 i nati del 1968 con 12 anni retributivo e 31 contributivo; – nel 2026 i nati del 1969 con 11 anni retributivo e 32 contributivo; ecc. ecc., nel giro di 8/9 anni coloro che avranno iniziato a lavorare nel 1990/1991 avranno 4/5 anni di retributivo e 38/39 di contributivo con un assegno simile a coloro che accederanno con il sistema contributivo puro, piano piano il sistema si appiana automaticamente. E’ ingiusto che le persone vicine alla pensione nel 2022, 2023, 2024 ………. pur avendo 57 anni di età debbano essere penalizzate con decurtazioni in quanto considerate GIOVANI dopo aver lavorato per 43 ANNI, ed alcune di queste persone le conosco molto bene, pur essendo PRECOCI, non rientrano nei lavori cosiddetti usuranti. Io capisco e ne sono consapevole per coloro che hanno 62, 63, 64 anni ed hanno 30/35/40 anni di contributi sono stanchi e vorrebbero godersi la pensione, ma dopo 43 ANNI di lavoro penso che tutti siano stanchi non vi pare? Non c’è grossa differenza tra coloro che tornano stanchi dal lavoro fisicamente e coloro che tornano stanchi dal lavoro mentalmente e soffrono di insonnia per le preoccupazioni dell’azienda. Equità per tutti. Ringrazio il sito per la disponibilità dedicataci. Cordialità

Grazie a voi per i vostri interessanti interventi, Erica

Gentilissima Erica mi auguro che questi interventi vengano riportati ai diretti interessati, in modo che capiscano le reali situazioni. Grazie

Ci leggono non temete e nel corso delle interviste il riferimento alle vostre richieste é sempre una mia priorità.

Voglio cominciare da un passaggio dell’intervista. L’uscita con il doppio canale, intorno ai 62 anni di età o con 41 anni di contributi a prescindere dall’età anagrafica. Dall’altra si traduce in una misura che riconosca la differente usura, gravosità ed esposizione al rischio delle diverse mansioni. Belle parole, io sono 35 anni che preparo banchi di ortofrutta nella GDO, dopo 41 di lavoro avrò sollevato più di 5000 tonnellate di merce, certo non lavoro in fonderia né tanto meno in miniera, ma la schiena è le ginocchia già sono rovinate, mi auguro di andare in pensione ancora con il calcolo misto ed arrivare, previsioni attuali INPS alla mano con 1200 € vedremo se la triade tirerà fuori gli attributi per portare avanti una riforma giusta

Quota 41 per tutti a prescindere dall’età, c’è ancora chi inizia a lavorare a 16,17 anni e tutt’ora se non sei disoccupato non vieni considerato precoce q quindi vai con 42 e 10 mesi, ingiustizia! Opzione donna, per aiutare le donne che devono occuparsi di anziani e nipoti, 58 anni e 35 anni anzianità , anche con contributivo se non si può fare meglio , magari senza attendere 12 mesi!! Grazie

IO SONO MOLTO MOLTO DELUSA: Durigon ha presentato la Proposta di Legge n. 2855, presentata l’11 gennaio 2021, che prevede …  a) l’introduzione di un nuovo e unico requisito per l’accesso anticipato alla pensione che tenga conto di tutta la contribuzione versata dal lavoratore in qualsiasi gestione previdenziale e che nella sua determinazione applichi princìpi di calcolo attuariali tipici del sistema contributivo; … SE QUESTA E’ LA PROPOSTA DELLA LEGA, IO PREFERISCO LA FORNERO

Per fortuna Sig.ra Anna che c’è ancora qualcuno che ragiona ed ha memoria come lei. Il Durigon è quel “signore” che in piena pandemia e situazione economica preoccupante, senza nemmeno sapere cosa può succedere in futuro, promette soldi a tutti e noi, non dementi, ci chiediamo: “Ma se questi soldi ci sono perchè hai fatto una norma miserrima e iniqua quando la pandemia non c’era ? Non ero bravo in matematica però il cervello lo uso e due semplici calcoli li so ancora fare. Se Durigon pensa di mandare in pensione con 41 anni di contributi dopo i 38 della quota 100 sono 3 anni in più di versamenti, ma se diventa tutto contributivo, un lavoratore che ha lavorato e versato 3 anni in più riceverebbe un assegno inferiore rispetto a un quota 100 che ha lavorato e versato meno avendo quest’ultimo anche la parte retributiva. Come farsi bello col cXXX degli altri.

Draghi=monti=fornero non farevi infinocchiare dalle chiacchiere di salvini e sindacati.

Almeno lascino 41 x precoci disoccupati, legge 104, usuranti ecc che siamo già ben disgraziati così ci mancherebbe che tocchino anche questo!!! Mi raccomando dott. Domenico Proietti ci tuteli Grazie saluti al sito

Scusate ma dopo questo bel articolo non si capisce se i bravi politici presenti, segretario di partito, sottosegretario al lavoro, sottosegretario all’economia, responsabile del partito al lavoro ecc.. abbiamo detto si , no, forse!!! Se qualcuno l’ha capito, me lo spieghi, grazie!

Buongiorno a tutti .Attendiamo e vediamo gli sviluppi , del resto era prevedible un primo assaggio della politica sul tema Pensioni sopratutto .La cosa che mi auguro e che si facciano le cose senza paletti e mi riferisco alla quota 41 ,non facciamo come quota 100 che naturalmente era considerata la somma 100 ,età + contributi ,non con i famosi paletti. Chiudo , inoltre che non considerassero il ricalcolo contributivo. Un saluto ai Sig. del Sito. Buon Lavoro

Io non prendo 200 euro disoccupato 62 anni senza pensione le bollette le pago intere.

GLI HA RICORDATO LE BARRICATE LO SCALONE DOPO QUOTA 100. I 200 EURI NON DATI A I DISOCCUPATI CON NASPI FINITA I. DISOCCUPATI PRECOCI DEL 60 SENZA REDDITO……

E’ inutile che il Sindacato continui a propinare la quota 41 e la flessibilità a 62 anni, il Governo non cederà mai- piuttosto si batta, se veramente ne ha intenzione, sulla flessibilità a 62-63 con piccole penalizzazioni, cosi come proposto da Marino- oppure spinga sulla proposta Tridico con l’uscita in due quote a 63-64 anni- solo in questi casi abbiamo speranza che il Governo ceda e apri uno spiraglio per farci uscire dal 1° gennaio 2023, consapevole che queste misure costano poco alle casse statali- visto che quota 102 cadrà, questa è la strada maestra da intraprendere- qualcuno lo faccia entrare nella testa dei sindacalisti ora o mai più, altrimenti corriamo il rischio terribile di imbatterci nello tsunami Fornero e non usciremo mai dalle gabbie in cui ci hanno costretto a stare.

Esatto, solo gli illusi pensano che si possa fare quello che vogliono i sindacati . Anche se è vero che se alzi la posta poi magari riesci ad ottenere la metà di quello chi chiedi. Il problema è che non si capisce se il governo ha veramente intenzione di fare qualcosa . Speriamo che questa di Salvini non sia stato l’ennesimo modo di cercare di ottenere visibilità, alla faccia degli ingenui che ancora credono nelle sue iniziative

Continuo a dar ragione a quota 41, sono tantissimi, fate il mio lavoro!!!!

Assolutamente GIUSTO.. GIUSTO.. questa è la unica opzione che abbia speranza di essere accettata dal governo. Considerato che i sindacati continuano impetterriti a volere la luna, che non avranno, spero che almeno la lega abbandoni il concetto delle quote (ambo vinto al lotto) e sposi il concetto USCITA OPZIONALE ANTICIPATA AI 67 ANCHE SE CON PENALIZZAZIONE (non troppo)

Concordo ma decorrenza 1.1.2023 oramai ce la siamo giocata!

Se questo incontro può essere stato utile a riattivare l’iniziativa governativa in merito alla riforma previdenziale, cosa per la quale nutro forti dubbi, bene, altrimenti parlare con politici che sostengono tesi demagogiche e irrealizzabili (vedasi la insostenibile quota 41) è solo tempo perso.

Vedere Salvini e Durigon al tavolo a parlare di pensioni dopo aver varato quella miserrima e discriminante quota 100 è decisamente preoccupante. Mancava solo Tripede del M5S, quello che hai precoci con già 40-41-42 anni di contributi ha detto di non rompere i coglioni che comunque sarebbero andati in pensione presto anche loro. Si, ma con la Fornero. Così ci siamo visti sorpassare sulla linea d’arrivo da chi ha lavorato meno. Preoccupatevi gente, preoccupatevi.

Ma davvero, premiare sempre chi ha meno contributi… Che strano paese che siamo!

Dopo 41 anni di contributi 62 anni invalido a lavoro devo aspettare vostra grazia………..

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